mercoledì 30 dicembre 2015

Sesso e potere - La 'potenza manipolatoria' del SISTEMA MASS-MEDIATICO

Abbiamo già iniziato a trattare dell'odierno POTERE DEI MASS MEDIA visto attraverso il cinema, e lo abbiamo fatto proponendo una celeberrima sequenza di "Quinto potere" del grande Sidney Lumet, senz'altro una delle 'pietre miliari' del genere. Barry Levinson (Baltimora, 6 aprile 1942) non è certo fra i grandi del cinema, tuttavia, dopo i suoi trascorsi di attore e autore di commedie per il teatro e la televisione, approda al grande schermo e ne diviene un buon regista. Fra i suoi film più celebri, girati tra gli anni ottanta e novanta, possiamo ricordare almeno "Good Morning, Vietnam" (1987), "Rain Man - L'uomo della pioggia" (1988), "Bugsy" (1991), "Rivelazioni" (1994), "Sleepers" (1996), "Sesso & potere" (1997), tutti interpretati da grandi star. Proprio da "Sesso & potere" (nell'originale, completamente stravolto, "Wag the Dog") è estrapolata la sequenza che qui presentiamo, e che coglie nel pieno della loro affiatata e sottile "attività diversiva" i tre protagonisti: Conrad Brean (Robert De Niro), 'spin doctor' esperto in comunicazioni di massa, Winifred Ames (Anne Heche), segretaria particolare del presidente Usa, e Stanley Motss (Dustin Hoffman), un produttore hollywoodiano di notevole talento e creatività ingaggiato dallo stesso Brean. Insieme stanno portando avanti un piano per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dallo scandalo sessuale in cui è rimasto coinvolto il presidente, scandalo che, scoppiato ad undici giorni dalle elezioni, rischia di compromettere il suo secondo mandato. Vi riescono brillantemente diffondendo la falsa notizia di una cellula di terroristi islamici albanesi che minaccerebbe il territorio nazionale da una base in Canada, imbastendo un intervento armato preventivo contro l'Albania stessa (in realtà una "guerra virtuale" documentata con perfette scene filmate in studio che mostrano bombardieri in volo, villaggi in fiamme, profughi in fuga) e corredando sapientemente il tutto con eroi, canzoni evocative, oggetti simbolici e funerali di stato. Chi ha visto il film sa che la situazione precipita alla fine per il solo Motss, il quale, ben conscio di aver realizzato la massima opera della sua carriera, rivendica orgogliosamente il diritto di entrare nella storia del cinema e minaccia direttamente Brean di svelare al pubblico tutti i retroscena della farsa... Non gli sarà permesso, naturalmente!
Bollato da taluni critici cinematografici come una "brillante favola dei tempi odierni", il film di Levinson, che - va riconosciuto! - non è certo un capolavoro, ha comunque a nostro avviso l'indiscutibile merito di aver posto l'accento sui nessi sempre più stretti fra APPARATI POLITICI E APPARATI MEDIATICI (l'aperta e spesso martellante "promozione" di LEADERSHIP POLITICHE sui CANALI TELEVISIVI ne è un esempio lampante!), disvelando efficacemente, con sorridente quanto corrosiva ironia, la potenziale pericolosità di UN "SISTEMA COMUNICATIVO/INFORMATIVO ONNIPERVASIVO" capace, se privo degli ADEGUATI CONTRAPPESI, di CREARE, MANIPOLARE E INDIRIZZARE IL "CONSENSO PUBBLICO" VERSO "FINALITÀ BEN POCO TRASPARENTI E DEMOCRATICHE"! Sempre più spesso, insomma, è la CODA (LA RAPPRESENTAZIONE MEDIATICA DELLA REALTÀ) a controllare e far muovere il CANE (L'OPINIONE PUBBLICA), e non VICEVERSA, come "sarebbe giusto che fosse"! È questo il senso più profondo sotteso all'enigmatico titolo originale!
N.B.: Nel 1998, Bill Clinton viene travolto dal caso Monica Lewinsky. Ordina una serie di bombardamenti in Afghanistan e in Sudan, in risposta ad alcuni attacchi alle ambasciate americane.

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