«COSÍ, TANTO PER RINFRESCARE LA MEMORIA (ANCHE QUELLA "STORICA"!) A NOI TUTTI, MA SOPRATTUTTO A "SELFINI ER PACCHIA", CHE IN UN PRIMO MOMENTO, A SENTIR NOMINARE GIANLUCA SAVOINI, TRA LO SCOCCIATO E L'ANNOIATO DISSE DI "NON CONOSCERLO"»!!!
«Era iscritto al Movimento Sociale Italiano dal 1969. Nel settembre
1972 iniziò a frequentare gli ambienti dei neofascisti milanesi che si
davano ritrovo in Piazza San Babila. Il 12 aprile 1973 partecipò agli
scontri tra neofascisti e forze dell'ordine, nel cosiddetto giovedì nero
di Milano. Gli scontri culminarono con la morte dell'agente di polizia
Antonio Marino, colpito in petto da una bomba a mano.
Murelli fu arrestato assieme a Vittorio Loi, e incriminato per aver
gettato le bombe. Fu infine condannato a diciotto anni di reclusione.
In questa foto: a sinistra c'è Maurizio Murelli, il fascista condannato per la morte del poliziotto di 23 anni Antonio Marino, aprile 1973.
A destra c'è Savoini, il fedelissimo di Salvini, quello che lo accompagna in Russia da anni, accusato di corruzione internazionale per una trattativa finalizzata secondo gli inquirenti al finanziamento della Lega.
Sono al ristorante del figlio del fondatore di Ordine Nuovo.»
In questa foto: a sinistra c'è Maurizio Murelli, il fascista condannato per la morte del poliziotto di 23 anni Antonio Marino, aprile 1973.
A destra c'è Savoini, il fedelissimo di Salvini, quello che lo accompagna in Russia da anni, accusato di corruzione internazionale per una trattativa finalizzata secondo gli inquirenti al finanziamento della Lega.
Sono al ristorante del figlio del fondatore di Ordine Nuovo.»