sabato 5 dicembre 2015

11 SETTEMBRE 2001: RIPARTIAMO DA «ZERO»!


L'11 settembre 2001 è una data cruciale, fatidica; come molti notarono, è una "data spartiacque" nella storia umana. «Da oggi», si disse a caldo, «il mondo non sarà più lo stesso».
E in effetti ciò che accadde in quella mattinata negli Stati Uniti d'America è qualcosa di orribile e sconvolgente. Quattro voli civili commerciali vennero dirottati da quelli che in seguito furono identificati come diciannove affiliati all'organizzazione terroristica di matrice fondamentalista islamica "al-Qāʿida": i terroristi fecero intenzionalmente schiantare due degli aerei sulle torri nord e sud del World Trade Center di New York (le cosiddette "Torri gemelle"), provocando poco dopo il loro collasso, il collasso di una vicina terza torre (il Wtc-7) e gravissimi danni agli edifici nei dintorni; un terzo aereo di linea venne scagliato contro una facciata del Pentagono, mentre un quarto, diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania), dopo che membri dell'equipaggio e passeggeri avevano tentato, vanamente, di strappare ai terroristi il controllo del velivolo.
Nell'attacco alle "Torri gemelle" rimasero uccise quasi 3000 persone, tra le quali 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti; la maggioranza delle vittime era civile, di settanta nazionalità diverse.
Questi i crudi, terribili «fatti», nella loro mostruosa brutalità. Ma i fatti, come noto, sono "nulla" senza le relative «interpretazioni». E ad onta dei fiumi d'inchiostro versati, e delle versioni più o meno "ufficiali", numerosi sono a tutt'oggi gli interrogativi che restano aperti sui tragici eventi dell'11 settembre, e in particolare sulle "motivazioni storico-politiche a monte" di essi, nonché sulle "conseguenze storico-politiche scaturite" da essi, ormai sotto gli occhi di tutti! Ebbene, chi scrive ritiene di aver individuato in Giulietto Chiesa, ex-politico, scrittore, grande giornalista e fine politologo, un referente fondamentale per dipanare una tale "matassa". Egli lo ha brillantemente fatto (e continua a farlo) in numerosi saggi (fra i quali, per chiunque abbia voglia di approfondire, ricordiamo: "La guerra infinita", Milano, Feltrinelli, 2002; "La guerra come menzogna", Roma, Nottetempo, 2003; "Superclan. Chi comanda l'economia mondiale?", con Marcello Villari, Milano, Feltrinelli, 2003) e interventi, e nel "film-inchiesta" che qui presentiamo, di cui è autore insieme a Franco Fracassi: "Zero - Inchiesta sull'11 settembre", appunto. Un titolo, peraltro, che non potrebbe essere più appropriato: a fronte del "coro unanime di una stampa a dir poco conformista", subito pronta a far propria una "inchiesta ufficiale dell'amministrazione statunitense" che (a tacer d'altro!) fa acqua da tutte le parti, è vitale e salutare ripartire, coraggiosamente, "da zero"!

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