martedì 31 gennaio 2017

A PROPOSITO DI «POPULISMO E POPULISTI»!!!


POPULISMO: "è un atteggiamento culturale e politico che esalta in modo demagogico e velleitario il popolo", PARTICOLARMENTE NEFASTO (aggiungiamo noi!) QUANDO A BRANDIRLO SONO «MILIARDARI PRIVI DI SCRUPOLI CHE FINGONO DI METTERSI AL SERVIZIO DEI POPOLI SOLO PER CONTINUARE A COLTIVARE I PROPRI VORACI INTERESSI SULLE SPALLE E A SPESE DEI POPOLI STESSI»!!! CI RICORDA FORSE "QUALCUNO"?!?
"Si parla di questo scherzo della natura chiamato Trump, ma in realtà il vero presidente è Steve Bannon. Ex democratico, deluso da Jimmy Carter e (anche per questo) divenuto negli anni membro deluxe non tanto della destra, quanto della cosiddetta alt-right. La cosiddetta destra alternativa, cioè trumpista, cioè razzisto-fascista. Estimatore del Ku Klux Klan nonché del potere assoluto di Darth Vader (non è una battuta: lo cita spesso), Bannon è l'uomo a cui Trump si sta affidando interamente, sin dalla campagna elettorale. La nazistata contro sette paesi a maggioranza musulmana è sua, come quasi tutto. Viene da Goldman Sachs, come sei dei consiglieri di Trump, a ulteriore conferma di come quelli che ritengono Trump "antiestablishment" non sappiano minimamente di cosa cazzo stiano parlando (eppure parlano; scrivono; delirano. Curateli). Bannon veste con camicioni scozzesi senza cravatta per sembrare "del popolo" e ha, tra i mille vanti, la creazione di un potentissimo sito di propaganda: Breitbart. È qui che, come ricorda stamani Vittorio Zucconi su Repubblica (che quando vuole è bravo), ha scritto i seguenti capolavori di democrazia e giornalismo. Qualche titolo: "La pillola anticoncezionale rende le donne brutte e ripugnanti”, "Le cliniche abortiste hanno fatto già la metà dei morti dell’Olocausto”, "I travestiti sono i più affetti dall’HIV», "Le donne nere sono disoccupate perché falliscono nei colloqui di lavoro», «Lesbiche devastano un negozio di abiti da sposa», "Planned Parenthood (la rete di cliniche ginecologiche e abortiste) ha origini naziste", "Bill Kristol (opinionista repubblicano che sconfessò Trump) è un ebreo rinnegato», "Il tour dei froci torna nei Campus Universitari», "Preferireste che vostra figlia diventasse femminista o avesse un cancro?”. Praticamente Bannon è una sorta di mix tra Luttwak, Ferrara e Adinolfi. Ecco: un uomo così, che in una serie tivù come 24 sarebbe morto subito perché Jack Bayer se lo sarebbe messo in tasca con agio atarassico fischiettando, è l'uomo più potente del mondo. Meritiamo l'estinzione. C'mon".
Andrea Scanzi (LUCIDO PIÙ CHE MAI!)


mercoledì 25 gennaio 2017


MENTRE RIBADIAMO TUTTO IL NOSTRO SDEGNO NEI CONFRONTI DI UN REGIME, QUALE QUELLO EGIZIANO, DITTATORIALE E FEROCEMENTE POLIZIESCO (ANCORCHÉ SUPPORTATO DALLE «"SEDICENTI" DEMOCRAZIE OCCIDENTALI, USA IN TESTA!), CI TENIAMO A MANDARE UN FORTISSIMO ABBRACCIO ALLA FAMIGLIA DI GIULIO, CHE CONTINUA A CHIEDERE GIUSTIZIA NON SOLO PER IL PROPRIO CONGIUNTO, BENSÌ PER «TUTTI I DISSIDENTI EGIZIANI SEQUESTRATI, INCARCERATI, TORTURATI, ASSASSINATI»!!!

venerdì 20 gennaio 2017

A PROPOSITO DI «COPERTE CORTE»!!!

QUESTA «TRAGICA REALTÀ» NON È AFFATTO IL FRUTTO DI UN "FATO INELUTTABILE", BENSÌ DI «PRECISE, FAMIGERATE "POLITICHE NEOLIBERISTE"» CHE, DAI «DIKTAT DEI VERTICI DI UNA BUROKRAZIA EUROPEA AUTOREFERENZIALE», HANNO PERCOLATO E CONTINUANO A PERCOLARE GIÙ GIÙ SINO AI NON MENO «FAMIGERATI PATTI DI STABILITÀ IMPOSTI AI COMUNI» DAI SINGOLI GOVERNI!... «REGOLE E TRATTATI EUROPEI» NON SOLO "VIZIATI ALLA FONTE", MA STIPULATI ANNI FA E QUINDI ORMAI OBSOLETI, VANNO URGENTEMENTE "RINEGOZIATI", PENA L'IRREVERSIBILE DECADENZA E IL MISERO, DEFINITIVO CROLLO DEL «SOGNO (DEGENERATO IN UN SENSO "GRETTAMENTE ECONOMICISTA", PROPRIAMENTE: UN «INCUBO»!) DI UN'EUROPA UNITA»!!!
 

martedì 10 gennaio 2017

A proposito di Europa, M5S e ALDE (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa)!

La recente mossa "tattica" del Movimento 5 Stelle, il tentativo cioè di cercare in Europa un'alleanza per formare un gruppo "più nutrito e di maggior impatto politico", non era, in sé, peregrina. In effetti, la costituzione di un "terzo polo segnatamente ANTI-SISTEMA o ANTI-ESTABLISHMENT", in grado di contrastare efficacemente e sconfiggere "le due stampelle partitiche opposte ma complementari del SISTEMA" (popolari e socialisti) e le loro (sostanzialmente identiche!) POLITICHE ECOMOMICO-FINANZIARIE NEOLIBERISTE, rilanciando l'idea di un'AGENDA EUROPEA RADICALMENTE ALTERNATIVA ad esse, è proprio ciò di cui oggi, a livello transnazionale/continentale, avremmo assoluto bisogno.
È sufficiente soffermarsi sulle "maggiori criticità" che affliggono attualmente "questa" Europa, (mal)unita monetariamente quanto politicamente (iper)divisa: 1) elevati livelli di disoccupazione e di rischio povertà (Italia in testa!), affrontabili soltanto con massicci investimenti pubblici e seri piani formativi che riqualifichino le risorse umane (cfr. Marianna Mazzuccato, Lo Stato innovatore, trad. it., Laterza, Roma-Bari 2014, passim; Romano Benini e Maurizio Sorcioni, Il fattore umano, Donzelli, Roma 2016, passim), ciò di cui non si vede ancora traccia; 2) flussi di immigrazione epocali (particolarmente accentuatisi negli ultimi tempi in ragione anche dell'improvvido piano di destabilizzazione/ridisegno del Medio Oriente), rispetto alla gestione dei quali l'Europa agisce non solo in ordine sparso, ma scaricandone insopportabilmente il peso sui Paesi che affacciano sul Mediterraneo (Italia in prima fila!; quanto alla Turchia, stendiamo un velo pietoso!); 3) cicliche tempeste sui sistemi bancari (pesantemente afflitti dalla prolungata indigestione di "titoli tossici" e da rigurgiti di "bolle immobiliari": anche qui Italia docet!), che mandano in fumo gli accantonamenti di migliaia di piccoli e medi risparmiatori, gettando ulteriore discredito su tutte le massime "istituzioni finanziarie" dell'area Euro (che fra l'altro non ha ancora una "politica fiscale comune"!) e non solo (alludiamo in specie alle istituzioni finanziarie statunitensi e ai loro "cavalier serventi", le famigerate "agenzie di rating", non a caso partecipate da grandi multinazionali); 4) "guerre asimmetriche" e conflitti "alle porte" dovuti a molteplici fattori (tra i quali spiccano la rivendicazione di "sacrosanti diritti sistematicamente calpestati" da parte di intere popolazioni - palestinesi e kurdi, ad esempio - o gruppi, la rimessa in discussione di equilibri geopolitici obsoleti e il connesso, spesso maldestro tentativo di "riassettare" regioni annosamente perturbate da parte di "nuovi appetiti imperialisti", e, soprattutto, con la crisi irreversibile del "secolo americano", l'obsolescenza della NATO così come l'abbiamo conosciuta all'epoca della Guerra Fredda e la tormentata quanto inarrestabile evoluzione del mondo verso un nuovo equilibrio "multipolare"!), che colgono l'Europa del tutto impreparata, mancando essa di una "politica estera unitaria" e, come purtroppo abbiamo visto, financo di un accettabile "coordinamento dei diversi servizi di intelligence nazionali" (e in taluni casi persino "intra-nazionali"!); 5) last but not least, la cruciale questione dei "cambiamenti climatici", che ha gravissime ripercussioni sia sugli "equilibri ambientali" che sulla "salute degli umani", nonché sulle "economie reali", questione che mentre necessiterebbe di una "risposta ben coordinata a livello globale", vede le stesse istituzioni europee fornire ricette disomogenee, di esasperante lentezza e farraginosità e, quel che è peggio, "a macchia di leopardo"!
Se rispetto a cotanti "criticità" - solo le più urgenti! - l'Europa ha accumulato, lo si è appena visto, un cronico ritardo, va sottolineato come dinanzi ad ulteriori perturbanti eventi quali la Brexit, l'avvento della "ultrareazionaria" amministrazione Trump negli Usa e le prossime scadenze elettorali sul nostro continente, tale ritardo rischi di rivelarsi addirittura fatale. Del resto, era inevitabile che "questa" Europa, cominciata male, finisse peggio. Lo ha scritto lucidamente di recente Paolo Flores d'Arcais, di cui condividiamo parola per parola: «Con la Brexit è iniziata la morte dell'Europa, un'Europa che in realtà non è mai nata. Perché chi continua a riempirsi la bocca con 'più Europa' citando a sproposito Colorni, Rossi e Spinelli dovrebbe sapere che il tradimento del Manifesto di Ventotene è iniziato già negli anni Settanta, con la svolta liberista in cui ancora oggi siamo immersi. Quel testo delineava infatti esplicitamente un'Europa 'socialista', il cui faro fosse l'eguaglianza. Niente di più lontano dall'Europa della finanza e dell'establishment di oggi». 
Ebbene, siamo al punto. Come dicevamo in apertura, "stampelle o pilastri politici" dell'ESTABLISHMENT che ha edificato e continua a difendere "questa" Europa "diseguale in ogni senso", sono stati e sono i maggiori partiti tradizionali, tanto di centrodestra (per "vocazione") quanto di centrosinistra (per "tradimento" di un "intero patrimonio di valori" da parte delle oligarchie, a cominciare da quella "blairiana"!). Ecco perché sono le benvenute nuove forze politiche ANTI-ESTABLISHMENT O ANTI-SISTEMA, non razziste né xenofobe o scioviniste (ciò che taglia fuori sia la Le Pen, sia Salvini/Meloni, sia Trump, che sono in realtà solo "l'altra faccia dell'establisment"!), come Podemos in Spagna e il Movimento 5 Stelle qui da noi. E se sarebbe auspicabile che tali "movimenti (sostanzialmente) dal basso" dessero finalmente la scalata ai rispettivi governi nazionali, ancor più auspicabile sarebbe una saldatura, a livello europeo, fra di essi ed altre forze ANTISISTEMA (ad esempio Syriza e Diem25 di Varoufakis). C'è infatti, lo diciamo senza infingimenti, da rimettere urgentemente e radicalmente in discussione trattati e regolamenti europei non solo "pesantemente viziati alla fonte",  bensì ormai fortemente obsoleti, pena lo sgretolamento definitivo e irreversibile del sogno di un'Europa "davvero unita", trasformatosi da tempo in un "vero e proprio incubo economicista"! Si sarà capito che questo vuole essere un esplicito invito al Movimento 5 Stelle ad uscire da una sua certa "ambiguità politica" e dai conseguenti "tatticismi", specie a livello europeo, dove esso appunto ha cercato di unirsi all'«Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa» (ALDE) rimanendone (per fortuna!, aggiungiamo noi) frustrato. I "signori" di ALDE infatti, sono come noto "iper-liberisti", e, in quanto tali, sono una "salda colonna politica" (per quanto di ridotte dimensioni) dell'ESHTABLISHMENT; e come sappiamo bene da Adorno, che qui parafrasiamo, il SISTEMA resta perfettamente intoccato «dalla disinvoltura liberale di quelli che ad esso devono il loro privilegio» (cfr. Theodor W. Adorno, Dialettica negativa, trad. it., Einaudi «Reprints», Torino 1975, p. 8).  


  

          

martedì 3 gennaio 2017

lunedì 2 gennaio 2017

CONTRO «POPULISTI MILIARDARI (MODELLO TRUMP) E/O NEO-SATRAPI (MODELLO ERDOGAN)»... PER L'«EMANCIPAZIONE DEI POPOLI»!!!

"Com'è possibile che tanti uomini sopportino un tiranno che non ha forza se non quella che essi gli danno. Da dove prenderebbe i tanti occhi con cui vi spia se voi non glieli forniste? Siate risoluti a non servire più, ed eccovi liberi!"