venerdì 24 febbraio 2017

SUL «SISTEMA TRASVERSALMENTE CORROTTO DELLA PARTITOCRAZIA ITALIOTA»!!!

«MicroMega» intervista Piercamillo Davigo (Presidente ANM)
 
Davigo: \"Il sistema legale oggi tutela di più chi viola la legge\"
Dopo le polemiche sui conti della corruzione in Italia, che non tornano nemmeno nel report dell’Unione Europea, MicroMega ha chiesto a Piercamillo Davigo, ex procuratore di Mani pulite, oggi consigliere di Cassazione, che ne pensa di un fenomeno così in espansione da non avere confini ben definiti. Ecco perché la corruzione ci minaccia e minaccia la ripresa economica.
intervista a Piercamillo Davigo di Rossella Guadagnini
Italiani brava gente o popolo di corrotti e corruttori? Le recenti cifre sulla corruzione nel nostro Paese, offerte dal primo rapporto Ue (del 3 febbraio scorso), hanno suscitato polemiche infinite e sono state, a ragione, contestate. Guerra dei numeri a parte, resta il fatto che si tratta di un fenomeno così in espansione da non avere confini chiaramente definiti. L’Italia sconta questo male endemico sia in termini di qualità delle istituzioni (non sempre trasparenti), che di eccesso burocratico (con percorsi tortuosi per procedure e autorizzazioni) ma, soprattutto, quanto a regole poco chiare e valide per tutti. La corruzione minaccia così anche l’agognata ripresa economica, mettendo una seria ipoteca sugli investimenti esteri e sulla produttività delle imprese italiane. Il 17 febbraio è l’anniversario di Mani Pulite, il ventiduesimo: abbiamo chiesto a Piercamillo Davigo, ex procuratore del pool milanese, oggi consigliere di Cassazione, cosa sta succedendo.
Dottor Davigo lei come valuta i duri giudizi sull’Italia espressi nel primo rapporto dell'Unione Europea sulla corruzione, a firma del commissario svedese agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom?
Gli indici della percezione della corruzione (in senso ampio, comprensiva anche di illeciti penali vicini come la concussione, il finanziamento illecito, il traffico d’influenze) elaborati da Transparency International (T.I.) e i dati di Eurobarometro sulla corruzione danno un quadro grave della situazione della corruzione in Italia. Del resto, tale quadro corrisponde alla sensazione che si ricava dalle risultanze delle indagini che rivelano, a campione, come il fenomeno sia molto diffuso. Le statistiche giudiziarie non forniscono dati utilizzabili per la sua misurazione perché in questi reati la cifra nera (cioè la differenza fra i reati commessi e quelli denunciati) è molto elevata.
Si è parlato di 60 miliardi di euro della corruzione italiana, che sarebbe pari a metà di quella globale europea a quota 120 miliardi. Numeri che sono stati poi contestati. Ma il dubbio resta: siamo più bravi degli altri a rubare?
Non so da dove derivi quel dato, posto che anche la Corte dei Conti ha smentito di averlo fornito. Credo che sia stato desunto ipotizzando un costo della corruzione pari al 3 - 4 % del P.I.L. A mio giudizio il costo è in realtà più elevato, in quanto bisogna considerare non solo il maggior costo per la realizzazione di opere pubbliche ed in generale per l’acquisto di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione, ma anche la dispersione di risorse nella realizzazione di opere e servizi inutili finanziati solo perché producono risorse illecite per chi tali investimenti decide.
Sotto accusa la legge Severino sull'anticorruzione del 2012, valutata come 'deludente' e tutto il corteo delle leggi ad personam (lodo Alfano, ex Cirielli, depenalizzazione del falso in bilancio, legittimo impedimento). Cosa ne pensa?
La legge 190/2012 non ha risolto gli annosi problemi della normativa anticorruzione, fra cui la frammentazione delle fattispecie, la mancanza di norme premiali, la mancata previsione di operazioni sotto copertura.
All'appello mancano, invece, le leggi 'buone' sulla prescrizione (per una giustizia più veloce), sul falso in bilancio e l'autoriciclaggio. Che giudizio esprime in proposito?
La disciplina della prescrizione in Italia è del tutto irragionevole. Il termine è abbastanza lungo prima dell’inizio del processo, ma può essere prorogato solo fino a un quarto del massimo nelle fasi successive. Anche dopo la condanna in primo grado, se l’imputato fa appello, la prescrizione continua a decorrere. All’estero non riescono a comprendere queste regole.
A monte della corruzione ci sono i fondi neri e la mancanza di una severa disciplina sulle falsità contabili non consente di contrastarne la formazione. A valle della corruzione vi è il riciclaggio, ma attualmente non è punibile per tale reato chi è concorso nel reato presupposto (nel caso la corruzione). Anche questa è una cosa che all’estero non capiscono.
Ma gli onesti, in Italia, ci sono ancora? E dove sono finiti? Non all'estero…
Credo che i ladri siano sempre meno numerosi dei derubati. Infatti i ladri non producono reddito, ma si limitano a ridistribuirlo. Se rubassimo tutti alla fine avremmo esattamente gli stessi beni di prima, solo diversamente distribuiti. Poiché sopravviviamo ancora evidentemente c’è anche chi, invece di rubare, lavora.
C’è chi ritiene Silvio Berlusconi tra i maggiori responsabili della corruzione elevata a sistema di vita nel nostro Paese, nonché dello stato malconcio della legalità. Un'esagerazione dei detrattori o gli italiani erano sufficientemente corrotti già prima dell’avvento del Cavaliere?
La corruzione in questo Paese è un male antico e radicato.
Si parla tanto di una prossima riforma della Giustizia, ma non si parla più di rimettere le mani sulla legge Severino: come mai?
In Italia molti di coloro che parlano di riforma della Giustizia non pensano a renderla più efficiente, ma innocua.
Non sarebbe tempo di voltare pagina? C'è una via d'uscita per ristabilire il rispetto delle leggi?
Oggi il sistema legale tutela molto di più chi viola la legge rispetto a chi subisce le violazioni, cioè le vittime. È necessario rovesciare questo aspetto.
Quando pensavate al futuro, voi del pool di Mani Pulite cosa vi aspettavate?
Nel 1992, quando mi furono consegnati i verbali di interrogatorio da cui emergeva una vasta trama di corruzione, dicendo che sarei divenuto coassegnatario di quel procedimento mi resi conto che avrei passato un serio guaio. Non immaginavo così grosso. La reattività del sistema di illegalità è stata molto più forte di quel che ci si poteva immaginare. Tuttavia quel sistema, se pure rimasto fortissimo, non ha vinto. Per esempio le garanzie di indipendenza del sistema giudiziario hanno tenuto.
(17 febbraio 2014)

mercoledì 15 febbraio 2017

ALL'ORIGINE DELLE «CRESCENTI INEGUAGLIANZE ECONOMICHE NEL MONDO»!

Gabriel Zucman – La ricchezza nascosta delle nazioni. Indagine sui paradisi fiscali (2017)


I paradisi fiscali custodiscono capitali illegali per almeno 7.600 miliardi di dollari. Una cifra enorme, pari all’8% del patrimonio finanziario mondiale. Di questo fiume di ricchezza esentasse, 1.200 miliardi provengono dagli Stati Uniti, 1.300 dall’Asia, 800 dai Paesi del Golfo, 300 dalla Russia, 700 dall’America Latina e ben 2.600 miliardi dall’Europa. Quella dei paradisi fiscali è la ricchezza nascosta delle nazioni, l’origine di tutte le diseguaglianze.
Gabriel Zucman, economista francese dell’Università di Berkeley, ricostruisce la storia dei paradisi fiscali: come sono nati nel periodo tra le due guerre, assumendo nel tempo il ruolo centrale che svolgono oggi.
I paradisi fiscali, e con loro l’opacità finanziaria, sono alla base delle crescenti ineguaglianze economiche nel mondo e costituiscono una minaccia per le democrazie moderne, che si basano su un contratto sociale fondamentale: tutti devono pagare le tasse su una base equa e trasparente. Se una parte crescente della popolazione, si sente vittima del funzionamento del sistema e del trattamento iniquo dell’economia globale o dei governi, potrebbe finire per rifiutare le nozioni di solidarietà tra classi e di stato sociale e fiscale equo, fino a lasciarsi sedurre dalle soluzioni nazionaliste, dalle divisioni etniche e dalla politica dell’odio.
La proposta di Zucman è chiara: i governi dovrebbero assumere il controllo dei depositi centrali e concentrarli gradualmente in un catasto finanziario mondiale. Gli Stati Uniti, l’Unione europea, il Giappone e, auspicabilmente, l’FMI dovrebbero essere alla guida di questo processo, insieme a tutti quei Paesi emergenti dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina che, viste le gravissime perdite subite a causa dell’evasione fiscale e della fuga di capitali, volessero unirsi a questo sforzo cooperativo. L’inclusione nel catasto finanziario mondiale garantirebbe la protezione dei diritti di proprietà e delle transazioni finanziarie in cambio dell’impegno a trasmettere tutte le informazioni necessarie per identificare i reali proprietari degli attivi in circolazione.
Ciò che rende il libro di Zucman così importante è che non riguarda solo principi astratti e comportamenti dannosi, ma riguarda dati, analizzati in maniera sistematica e innovativa, e soluzioni.

sabato 4 febbraio 2017

A SCANSO DI EQUIVOCI SU «S-TRUMP THE WASP E ACCOLITI»!!!

IL FATTO CHE IO CRITICHI FERMAMENTE «IL FACCENDIERE S-TRUMP E LA SUA ACCOLITA DI RAZZIFASCISTI», NON SIGNIFICA AFFATTO CHE PREDILIGESSI LA «DINASTIA CLINTON», O CHE ABBIA APPREZZATO LE POLITICHE OBAMIANE, TUTT'ALTRO! LA MIA CRITICA NON MENO SPIETATA AL «PD TARGATO USA, PILASTRO DELL'"ESTABLISHMENT"», INFATTI, VIENE DA LONTANO, E RISALE PRECISAMENTE AL NEFASTO OPERATO DELL'AMMINISTRAZIONE CLINTON (BILL!), CHE, OLTRE AD ESEMPIO A RILANCIARE I VORACI APPETITI IMPERIALISTI USA (SPIANANDO PERALTRO IN TAL MODO LA STRADA ALLA «GANG BUSH»!), OLTRE AD AVER INAUGURATO (PROPRIO BILL!) IL MURO AL CONFINE COL MESSICO, DIEDE LA STURA ("PRESSATO" DAI «FALCHI REPUBBLICANI», CERTO!) ALLA PEGGIOR FORMA DI «DEREGULATION NEOLIBERISTA» ("A partire dagli anni Ottanta, l'industria bancaria ha cercato di convincere il Congresso ad abrogare il Glass-Steagall Act. Nel 1999 il Congresso, a maggioranza repubblicana, approvò una nuova legge bancaria promossa dal Rappresentante Jim Leach e dal Senatore Phil Gramm, promulgata il 12 novembre 1999 dal PRESIDENTE BILL CLINTON, nota con il nome di Gramm-Leach-Bliley Act. La nuova legge ha abrogato le disposizioni del Glass-Steagall Act del 1933 che prevedevano la separazione tra attività bancaria tradizionale e investment banking, senza alterare le disposizioni che riguardavano la Federal Deposit Insurance Corporation"). DINANZI POI ALLA "PREPOTENTE" CANDIDATURA DELLA HILLARY "CRESCIUTA ALL'OMBRA DEL MARITO", IO HO DA SUBITO CALDEGGIATO LA CANDIDATURA DEL «GRANDE BERNIE SANDERS», L'UNICO FORSE IN GRADO DI "COMPETERE DAVVERO" CON S-TRUMP, E DI EVITARE QUINDI IL PROBABILE "SUICIDIO-TRACOLLO DEI DEMOCRATICI"! DETTO QUESTO, PERÒ, NON MI STANCHERÒ MAI DI SOTTOLINEARE (L'HO HO GIÀ FATTO IN VARI POST!) COME IN REALTÀ «S-TRUMP & ACCOLITI» NON SIANO ALTRO CHE «L'ALTRA FACCIA DELL'ESTABLISHMENT, MENO I "DIRITTI CIVILI"», CIÒ CHE IMPLICA IL FATTO, CERTO PER GLI USA, MA ANCHE PER IL RESTO DEL MONDO, DI ESSERE CLASSICAMENTE "CADUTI DALLA PADELLA NELLA BRACE", O, SE SI PREFERISCE, «DA BRACE 1 A BRACE 2»!!!

giovedì 2 febbraio 2017

LETTERINA APERTA AD UNA "CERTA" «BASE DEL PD»!


È più che evidente che buona parte della "BASE del PD" (probabilmente imbambolata dalle farneticazioni dei MEDIA MAINSTREAM che continuano a "pompare" l'UOMO FORTE) ha le idee piuttosto confuse, se continua ad affidarsi ciecamente all'ARROGANTELLO GIGLIATO E AI SUOI ACCOLITI! Eppure, la tremenda grugnata incassata il 4 dicembre scorso, in una "tempesta perfetta" che non ha semplicemente stracciato una pessima riformicchia (anti)costituzionale, ma ha bocciato senza appello l'intera politica governativa RENZUSKONIANA, qualcosa avrebbe dovuto pur insegnare! Invece niente di niente! A partire dall'ennesimo atteggiamento mendace del TRACOTANTE RIGNANENSE il quale, dopo aver più volte ribadito il suo totale e definitivo addio alla politica nel caso avesse "fallito", non solo nel passare le consegne ha furbescamente traghettato la SUA "PERDENTE" SQUADRA DI FEDELISSIMI nel governo-fotocopia di Gentiloni, ma si è guardato bene, altrettanto furbescamente, dal DIMETTERSI DALLA CARICA DI SEGRETARIO di quello stesso partito che con tronfia presunzione ha condotto all'ennesima disfatta! Ma non basta. Invece di indire immediatamente un CONGRESSO, ove procedere ad una auspicabile analisi dell'ultima CAPORETTO, e magari ad una conseguente, salutare AUTOCRITICA, il FACCIA TOSTA D'ARNO, facendo le consuete orecchie da mercante, rivendica spudoratamente pressoché l'intera sua (CIECA E FALLIMENTARE!) AZIONE POLITICA e, evidentemente preda dello "spirito dei tempi" (lo ricordiamo: quello della SPECULAZIONE FINANZIARIA PIÙ "INTEGRALISTA"!), AZZARDANDO "RILANCIA"!!! 

 La critica e la lotta contro il NEOLIBERISMO, perniciosa ideologia e ottusa prassi "grettamente economiciste" (peraltro ormai in crisi!) sulle quali è stata edificata un'INIQUA "EUROPA DI CLASSE"?!? Niente: solo "flatus vocis"! La rivendicazione dell'INESTIMABILE PATRIMONIO DI IDEALI di una "VERA" SINISTRA, che torni a porre come questioni cruciali "all'ordine del giorno" la SOLIDARIETÀ UMANA e la GIUSTIZIA SOCIALE?!? Niente: "robetta da nostalgici, magari da relegare in un museo"! 
Ebbene, mi dispiace dovervelo dire, "cari topini di una certa BASE del PD", ma qualcuno dovrà pure avvisarvi: SE CONTINUERETE A METTERE IL VOSTRO DESTINO NELLE MANI DEL «PIFFERAIO GIGLIATO», UN "DEMOCRISTIANO" NEMMENO "TROPPO COPERTO", FARETE PROPRIO LA FINE DEI "TOPINI DI HAMELIN"!!!