domenica 24 marzo 2019

«C'ERA UNA VOLTA LA SINISTRA»!!!


«LA CINA È SEMPRE PIÙ VICINA»!!!

«LA VITTORIOSA LOTTA DI XI JINPING ALLA CORRUZIONE»

PREMESSO CHE HO SEMPRE OSTEGGIATO IL «CULTO DELLA PERSONALITÀ DI CHICCHESSÍA», E CHE ABORRO L'«UOMO FORTE E SOLO AL COMANDO», CUI HO SEMPRE PREFERITO E CONTINUO A PREFERIRE UNA «GESTIONE DEL POTERE DI TIPO "CONSILIARE" (EPPERÒ ATTIVAMENTE SUPPORTATA DA UN "SENSO DELLA RESPONSABILITÀ CIVILE E POLITICA DIFFUSO"!)», COMUNQUE LA SI PENSI NON SI PUÒ NON APPREZZARE LA LOTTA (VITTORIOSA, APPUNTO!) CHE IL LEADER CINESE HA PORTATO AVANTI CON GRANDE ENERGIA E FERMEZZA «CONTRO L'ENORME CORRUZIONE ALL'INTERNO DEL SUO PAESE, E SEGNATAMENTE ALL'INTERNO DEGLI APPARATI DEL SUO STESSO PARTITO»! 
UNA BATTAGLIA CHE, FERME RESTANDO LE «OVVIE, SOSTANZIALI DIFFERENZE ANTROPOLOGICHE FRA NOI E I CINESI, NONCHÉ LE ALTRETTANTO SCONTATE, DIFFERENTI "CARATTERISTICHE SISTEMICHE" FRA LA CINA E IL NOSTRO PAESE», MUTATIS MUTANDIS POTREBBE ("DOVREBBE"?) COMUNQUE "SEGNALARCI QUALCOSA DI MOLTO IMPORTANTE", VISTO CHE «TRA LE INNUMEREVOLI, PURULENTE PIAGHE CHE CI AFFLIGGONO, QUELLA DELLA "DIFFUSA CORRUZIONE" NON È CERTO LA MINORE»!!!

«Governatore di Fujian dal 1999 al 2002, di Zhejiang dal 2002 al 2007 e di Shangai per pochi mesi, nel 2007, prima della promozione al Comitato Permanente del Politburo, Xi Jinping ha avviato il suo cursus honorum nell’amministrazione regionale di primo e secondo livello della Repubblica Popolare e ha potuto toccare con mano l’enorme mole delle corruttele attraversanti gli apparati di potere cinesi. Al momento dell’ascesa al potere di Xi Jinping, nel 2012, il Pew Research Institute individuò nella corruzione il primo tema nella scala di interessi della popolazione cinese, preoccupata per l’influsso delle distorsioni del sistema sulla sperequata distribuzione della ricchezza e sulla legittimità del potere del Partito Comunista Cinese.
Nel corso di cinque anni 1,4 milioni di quadri o dipendenti del Partito Comunista Cinese sono stati sanzionati, licenziati o arrestati per reati connessi a corruzione, peculato o malversazione finanziaria: la campagna di punizione e moralizzazione ha interessato, tra gli altri, 1.600 funzionari di ministero o prefettura e 190 “tigri”, ovverosia figure dotate di un rango pari o superiore a quello di vice-ministro, vice-governatore provinciale o generale superiore tra cui si segnalano i due storici leader del People’s Libération Army Guo Boxiong e Xu Caihou, la cui epurazione ha aperto la strada alla concentrazione del potere militare nelle mani di Xi Jinping. La campagna ha sicuramente contribuito a ridurre l’elevato traffico di tangenti dovuto alla commistione tra il sistema di erogazione di fondi dal governo centrale alle entità locali, le strutture che gestiscono il sistema di commissione e appalto delle opere pubbliche e i potentati regionali interni al Partito. In un Paese che vede 20 aree metropolitane possedere un PIL superiore ai 200 miliardi di dollari, da Zhengzhou, la cui economia ha la misura di quella dell’Ecuador, a Shangai, che con 810 miliardi di dollari è comparabile alle Filippine, un sistema di controllo sulla corruzione risultava oltremodo vitale per garantire un futuro al Partito Comunista Cinese. Tuttavia, non c’è dubbio che la campagna di lotta alla corruzione abbia rappresentato per Xi Jinping un utile ariete di sfondamento per conseguire l’indebolimento di fazioni rivali in seno al Partito e rafforzare un processo che lo ha portato a essere riconosciuto come “nucleo” della formazione egemone del sistema politico cinese e a vedere il suo pensiero iscritto nello Statuto ufficiale al recente 19° Congresso


                 

UN, DUE, TRE... «TANA PER I "VERI" IMPERIALISTI»!!!

«Siria. I profitti sul petrolio, la mossa di Trump per riconoscere l'annessione israeliana del Golan» 

DOVREBBE ESSERE ORMAI CHIARO (PER NON DIRE STANTÍO!) «L'ETERNO GIOCHETTO AMERIKANO», QUESTO SÍ "ULTRA-IMPERIALISTA"!:

MENTRE MINACCIANO TUONI E FULMINI E RICATTI CONTRO TUTTI I PAESI CHE PIÙ O MENO CAUTAMENTE APRONO ALLA «NUOVA VIA DELLA SETA CINESE», «SS-TRUMP E I SUOI ACCOLITI» BATTONO L'ENNESIMO COLPO BASSO SUL "FRONTE ESTERNO" DELLA «DESTABILIZZAZIONE GEOPOLITICA GLOBALE PIANIFICATA», STAVOLTA TORNANDO A GETTARE BENZINA SU «UNA DELLE AREE PIÙ CALDE DEL PIANETA: LE ALTURE DEL GOLAN», APPUNTO!
IL TUTTO, MA GUARDA UN PO'!, IN PERFETTA SINCRONIA, SUL "FRONTE INTERNO", CON LA CONSEGNA DEL «RAPPORTO DI FINE INDAGINE SUL RUSSIAGATE DA PARTE DEL PROCURATORE SPECIALE MUELLER»!
SE QUESTO NON È UN FULGIDO, ANCORCHÉ TRISTO ESEMPIO DELL'ARCI-CLASSICO «DIVIDI, DISTRAI ET IMPERA», CI DICANO ALLORA COS'È!!!

sabato 23 marzo 2019

A PROPOSITO DELLA «SINDROME CINESE»!

Pino Arlacchi - Cina, è via della seta o via dell'ignoranza?             Il Fatto Quotidiano del 21 marzo 2019

La visita del presidente cinese per la firma dell’accordo sulla “nuova via della seta” ha dato luogo a un dibattito politico-mediatico inconcludente e povero di contenuti. Anche chi difende le ragioni dell’accordo dimostra una conoscenza a dir poco incerta delle sue premesse e delle sue implicazioni. Ciò si deve a un fondamentale vuoto di conoscenza sulla Cina che viene sostituito da uno schema mentale tanto facile quanto sbagliato: Cina eguale a Stati Uniti. Il Paese di Xi Jinping è – per la quasi totalità dei commentatori italiani di politica estera e per gli sprovveduti leader dell’opposizione e del governo – nient’altro che una replica autoritaria della superpotenza americana. Pochi di loro, in verità, dubitano che la Cina diventerà entro un decennio la maggiore economia del pianeta, con l’America al secondo posto. Ma ciò avverrebbe grazie al fatto di aver perseguito gli stessi obiettivi, seguito la stessa strategia e usato gli stessi strumenti adoperati dall’Europa negli ultimi secoli, e dagli Usa negli ultimi decenni, per impadronirsi del pianeta. Con la sola differenza della natura antidemocratica del regime di Pechino, guidato dal Partito comunista. Ma una lettura anche sbadata di qualche buon libro di storia della Cina dovrebbe essere sufficiente a smentire questo stereotipo. In materia di pace e di guerra, negli ultimi 2500 anni si è consolidata in Cina una vocazione diametralmente opposta a quella occidentale. Il disprezzo e l’avversione alla guerra sono un filo che corre lungo l’intera storia e cultura del Paese. Mentre nei sette secoli e mezzo che vanno dal 1200 al 1945 l’Europa è stata dilaniata da un massacro ogni pochi anni, la Cina ha goduto nello stesso arco di tempo di periodi di pace lunghi fino a 500 anni. Ed è su questa base non violenta – senza costruire imperi oltremare e senza corsa agli armamenti – che essa ha edificato una supremazia economica globale durata fino al 1820. E terminata a opera delle armi, della droga e dell’espansionismo spoliatorio dell’Occidente. 

Tra tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu, la Cina è l’unico a non aver sparato un solo colpo di cannone ai suoi confini negli ultimi 31 anni, dopo un breve scontro armato con il Vietnam nel 1988. L’idea della conquista imperiale, formale o tramite il libero scambio, è estranea alla cultura politica cinese altrettanto di quanto essa sia familiare all’Europa dall’Impero Romano in poi, e agli Stati Uniti dalla loro nascita, 250 anni fa, fino adesso. Consiglio a tutti di riflettere sulla vicenda delle spedizioni oltremare dell’ammiraglio cinese Cheng Ho intraprese 80 anni prima di Cristoforo Colombo.

Spedizioni colossali, richiamate in patria perché non animate dall’auri sacra fames, e che ci aiutano a capire perché oggi non parliamo cinese mentre nel continente americano si parla spagnolo e portoghese. La Cina è una potenza non-espansionista, non-militarista e pacifica sin dalle sue origini, e non c’è alcuna ragione di pensare che lo diventerà solo per imitare gli Stati Uniti. Essa non ha alcuna propensione a trasformare la sua potenza economica in potenza militare.

Prove recenti? Il suo budget militare, modesto e in costante diminuzione come percentuale del Pil, e il suo approccio al sistema internazionale creato dopo il 1945 dall’Occidente “pentito” delle sue ultime carneficine. L’approccio cinese si è basato sull’accettazione delle regole multilaterali e non sul loro sovvertimento. Dalle Nazioni Unite fino al Wto, dalle missioni di pace Onu (delle quali è il maggior contributore in termini di personale) ai grandi accordi su clima, ambiente, energia, mercati e nucleare, la Cina si comporta come uno Stato membro responsabile e pragmatico e non come una potenza aggressiva e minacciosa. Assomiglia a un’Europa priva della subordinazione agli Stati Uniti. Dal punto di vista politico, la principale differenza tra Cina e Stati Uniti consiste nell’adesione da parte della prima al concetto-guida delle Nazioni Unite, divenuto ormai una realtà di fatto delle relazioni internazionali: la multipolarità di un ordine mondiale basato su norme universalmente condivise e sul rispetto delle sovranità nazionali. 
Una potenza in ascesa che fosse simile agli Usa avrebbe avuto tutto l’interesse a sposare una concezione unipolare del mondo, dove un singolo Paese giunto ai vertici del potere globale si assume il compito di dispensare a tutti il bene supremo della sicurezza. Le “dimissioni” di Trump dal ruolo degli Usa come governo mondiale sono di sicuro un passo importante verso la multipolarità, e aprono uno spazio verso la coesistenza con una Cina interessata al “vivi e lascia vivere” invece che all’imperium globale. Come l’ Unione europea. Ma è altrettanto certo che non siamo di fronte all’accettazione di un mondo post-americano. Esso comporta uno choc politico e un colpo al cuore militare-industriale di una potenza che è abituata a non avere rivali nel pianeta. E ciò può sconvolgere tutto.

 

mercoledì 20 marzo 2019

LA «VERITÀ»: SE NON ORA QUANDO?!?

«CHI», A DISTANZA DI UN QUARTO DI SECOLO, ANCORA "NON VUOLE METTERE UN PUNTO ALLA RICERCA DI VERITÀ E GIUSTIZIA SULLA VICENDA", QUANDO, NONOSTANTE GLI "INNUMEREVOLI, VERGOGNOSI «DEPISTAGGI DI STATO»", «SONO IN MOLTI ORMAI A SAPERE, ANCHE SE, "PASOLINIANAMENTE", NON HANNO LE PROVE»?!? EPPURE, «CHE PER "L'OCCIDENTE TUTTO" L'AFRICA SIA DA DECENNI "META DEL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI RIFIUTI TOSSICO-NOCIVI E RADIOATTIVI"», ORMAI NON È PIÙ UN SEGRETO, SOLO CHE CI SI DOCUMENTI UN MINIMO SULLE INNUMEREVOLI INDAGINI IN PROPOSITO!!!





sabato 16 marzo 2019

«TAV, VERO "PROFITTO DI CITTADINANZA"»!!!

Da Ugo Arrigo, Il Fatto Quotidiano del 15 marzo 2019

PREMESSA (FONDAMENTALE!)
«Le motivazioni dei sostenitori del Torino-Lione sono di grande interesse: rivelano errori intellettuali che tendono a estendersi alla generalità degli investimenti nelle infrastrutture di trasporto. I principali sono tre: il keynesismo ingenuo di chi vede gli investimenti pubblici come semplice eccipiente della domanda aggregata; chi vede le opere pubbliche come omaggio dello Stato al territorio specifico; infine chi sostiene che basti costruire le infrastrutture affinché poi qualcuno si decida a usarle.»

IL PUNTO (CENTRALE!)
«Per i keynesiani ingenui, il Tav non è principalmente una linea ferroviaria ma un'enorme buca keynesiana in orizzontale. Vi è però una differenza non piccola: le buche keynesiane che due squadre successive dovevano prima aprire e poi chiudere, avevano lo scopo di erogare sostegno economico senza disabituare al lavoro. Un precursore intelligente del reddito di cittadinanza. INVECE LE GRANDI OPERE [SPECIE "ALCUNE DI ESSE"! NdR], COSTRUITE CON "GRANDE DISPIEGO DI TECNOLOGIA E MEZZI MECCANICI E POCO LAVORO", NON HANNO LA STESSA FUNZIONE E "QUANDO NON SERVONO SONO UNA FURBESCA ATTUAZIONE DEL PROFITTO DI CITTADINANZA", INVENTATO GIÀ MOLTO TEMPO FA E "OVVIAMENTE RISERVATO A POCHISSIMI FORTUNATI" [OVVERO, AD "ESPONENTI APICALI DELLA GRANDE INDUSTRIA E DEI GRANDS COMMIS DELL'IMPRESA PUBBLICA", BENEFICIARI DI "INGENTI FONDI STATALI EROGATI A PIOGGIA, CON LA COMPLICITÀ DI ESPONENTI APICALI DEI PARTITI POLITICI"! NdR, sottolineature nostre].»

DA RILEVARE ANCORA
«Finché il Paese era fortemente sotto-dotato di infrastrutture, e i vincoli di finanza pubblica non stringenti, l'approccio dell'intanto costruiamole poi qualcuno le userà, poteva andar bene. DA TEMPO NON È PIÙ COSÍ E OGNI DUPLICAZIONE IN AREE IN CUI NON SERVONO È UNA SOTTRAZIONE DI RISORSE PER LE AREE CHE RESTANO SOTTO-DOTATE E PER LE INDISPENSABILI MANUTENZIONI, ORDINARIE E STRAORDINARIE [sottolineatura nostra].»
 

«AVVELENATA LA TESTE-CHIAVE DEL CASO B.-RUBY»!!!

BREVI CONSIDERAZIONI A MARGINE:
L'ACCERTAMENTO DELLE "EVENTUALI RESPONSABILITÀ PENALI E CIVILI IN MERITO A QUESTO PROCESSO, COMPRESA LA TRAGICA NOVITÀ DI QUELLO CHE APPARE COME UN ORRENDO DELITTO", SPETTA NATURALMENTE ALLA MAGISTRATURA, QUINDI "NESSUN ALTRO PUÒ PERMETTERSI DI ANTICIPARE ALCUNCHÉ"; CI PERMETTIAMO INVECE DI ADOMBRARE UNA "QUESTIONCELLA DI RILEVANZA SQUISITAMENTE POLITICA": «SE IL "PARTITO POPOLARE EUROPEO", COME SEMBRA, RITIENE DI NON POTER PROPRIO FARE A MENO DI "ACCETTARE, IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI, LA RICANDIDATURA DEL PRINCIPALE IMPUTATO DI QUESTO PROCESSO", ALLORA "DEVE ESSERE MESSO DAVVERO MALE"»!!!

I "CRUDI" FATTI:
«La modella marocchina aveva 34 anni: il decesso all'Humanitas di Rozzano, Milano, dopo trenta giorni di ricovero. "Un mese di agonia", lo hanno definito gli investigatori. Il pm Greco: "Nella cartella clinica ci sono anomalie. Abbiamo disposto l'autopsia". Gli esiti degli esami tossicologici sono arrivati il 6 marzo, cinque giorni dopo la morte, e sono stati trasmessi alla Procura di Milano. Sequestrate le bozze del libro che la donna stava scrivendo. Poche settimane fa aveva chiesto di costituirsi parte civile al Ruby ter, dove Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari»
«La testimonianza al processo – La giovane, insieme ad Ambra Battilana e Chiara Danese, aveva raccontato agli inquirenti delle cosiddette “cene eleganti” di Arcore, cioè le serate hot passate alla storia come il bunga bunga. Fadil aveva partecipato a otto di quelle cene. Qualche tempo dopo si era presentata in procura, diventando testimone del caso Ruby. Le tre ragazze, che avevano chiesto di costituirsi come parte civile, erano però state escluse dal filone principale del processo Ruby ter perchè i giudici della settima sezione penale, davanti ai quali si celebra la tranche principale del processo che vede imputati Berlusconi e altre 27 persone per corruzione in atti giudiziari, (compresa Karima El Mahroug e molte altre olgettine che avrebbero testimoniato il falso), avevano ritenuto che i reati contestati non ledessero direttamente le tre ragazze, ma ‘offendessero’ lo Stato. Imane, Ambra e Chiara avevano anche intavolato una trattativa con la senatrice di Forza Italia, Maria Rosaria Rossi, fedelissima di Berlusconi, per un risarcimento in sede stragidiziale. Da indiscrezioni era trapelato che avessero chiesto danni per 2 milioni di euro. L’accordo, però, non era stato raggiunto e le trattative erano saltate. Le tre ragazze, a quel punto, avevano chiesto di costituirsi parte civile anche in una altro filone del processo, che vede imputati Berlusconi e la showgirl Roberta Bonasia, pendente davanti ai giudici della quarta sezione penale e che presto verrà riunito con quello principale. A margine di una delle udienze, a cui non mancava mai, la modella 34enne aveva raccontato che stava scrivendo un libro sulle “cene eleganti“.»

DI PARTICOLARE RILIEVO:
«(...) i giudici della settima sezione penale, davanti ai quali si celebra la tranche principale del processo che vede imputati Berlusconi e altre 27 persone per corruzione in atti giudiziari, (compresa Karima El Mahroug e molte altre olgettine che avrebbero testimoniato il falso), avevano ritenuto che i reati contestati non ledessero direttamente le tre ragazze, ma ‘offendessero’ lo Stato.»

venerdì 15 marzo 2019

A PROPOSITO DI «NUOVE VIE DELLA SETA»!!!


MEMENTO TOMBALE PER «NOSTALGICI DELL'ULTIM'ORA»!!!


A PROPOSITO DI «RIGURGITI FASCISTI»!!!

                       AL "CARO" TAJANI, «NOSTALGICO DELL'ULTIM'ORA»!
IN «QUALUNQUE REGIME TOTALITARIO, SOPRATTUTTO "DI DESTRA", AL "BENE COMUNE" SONO STATI SEMPRE ANTEPOSTI GLI "AVIDI INTERESSI DI UNA RISTRETTA CERCHIA/CRICCA DI CAPITALISTI", COME DIMOSTRA INEQUIVOCABILMENTE, A PROPOSITO DEL «FASCISMO ITALIOTA», QUESTO DOCUMENTATISSIMO SAGGIO DEL GRANDE Ernesto Rossi:"I Padroni del Vapore. La collaborazione Fascismo-Confindustria durante il Ventennio"»!
TANT'È VERO CHE ALLA «FINE DELLA FIERA», OVVERO «AL TERMINE DI QUEL TERRIBILE CONFLITTO MONDIALE IN CUI UN REGIME PER SUA NATURA VIOLENTO, OPPRESSIVO AL PROPRIO INTERNO E AGGRESSIVO VERSO L'ESTERNO, DOVEVA INEVITABILMENTE SFOCIARE», LA «RISTRETTA CERCHIA/CRICCA» SI ERA "ARRICCHITA A DISMISURA CON LE LUCROSISSIME COMMESSE BELLICHE", MENTRE LA «MASSA DEI POVERACCI», FIDELIZZATA O MENO, MA COMUNQUE TRATTATA COME "CARNE DA CANNONE", ERA "FINITA AL MACELLO"!!!

mercoledì 13 marzo 2019

L'ENNESIMO «SCANDALO IMPRENDITORIALE ITALIOTA»!!!

DELLA SERIE: QUANDO UNA «"CERTA" IMPRENDITORIA ITALIOTA» È FATTA NON GIÀ DI «CAPACI IMPRENDITORI», BENSÍ DI «VORACI PRENDITORI» (da Leonardo Sciascia)!!!

CIÒ CHE È PIÙ "EMBLEMATICAMENTE GRAVE", È IL SEGUENTE FATTO, CERTO TUTTO DA VERIFICARE: «SAREBBERO STATI DISTRATTI MILIONI DI FINANZIAMENTI PUBBLICI, PER DESTINARLI ALLA "SPECULAZIONE PRIVATISTICA"»!!!

«Scandalo Blutec: a Termini Imerese spariti 16 mln di euro per produrre auto ibride»

«Scandalo al polo industriale di Termini Imerese, ex impianto Fiat che doveva essere riconvertito per la produzione di auto ibride: dei 21 milioni stanziati appositamente dal governo, 16 sono letteralmente spariti "dai radar", probabilmente per spese private.

A dirlo sono state le indagini della Guardia di Finanza di Palermo che hanno portato agli arresti domiciliari il presidente del consiglio di amministrazione Roberto Ginatta e l'amministratore delegato di Blutec Cosimo Di Cursi. A mancare sono esattamente 16 milioni e 516.000 euro, che i manager avrebbero dovuto investire per riadattare l'impianto e preparare adeguatamente i circa 700 operai del polo assorbiti dalla Fiat, che già venivano da anni difficili. Operai che questa mattina hanno visto arrivare le Fiamme Gialle ad apporre i sigilli all'intera area, in un ambiente di incredulità assoluta.»

ANCORA SUL «REDDITO DI CITTADINANZA»!!!

PERALTRO, VA SOTTOLINEATO CHE IL COSIDDETTO "REDDITO DI INCLUSIONE", TANTO DECANTATO DA «QUELLO STESSO PD CHE LO SBANDIERÒ COME UNA "MISURA STRAORDINARIA"», OLTRE CHE DESTINATO AD UNA "RISTRETTA PLATEA", PREVEDEVA, AD ESEMPIO PER I SINGLE (NB: IL 40% DELLA POPOLAZIONE ITALIANA ODIERNA!), LA VERGOGNOSA SOMMA DI 187 EURO MENSILI!... ALTRO CHE "PAGHETTA", QUI SIAMO DINANZI (E QUALUNQUE "INVALIDO PENSIONATO A 290 EURO MENSILI" POTRÀ CONFERMARVELO!) AD UNA «MISERRIMA, PER NON DIRE SPREZZANTE, ELEMOSINA»!!!

domenica 10 marzo 2019

OCCORRE FARSENE UNA RAGIONE: L'«OLIGARCHIA DEL PD "NON È PIÙ DI SINISTRA" DA UN BEL PEZZO»!!!

«Reddito di cittadinanza, anziché lamentarsi la sinistra impari da Corbyn»


 

MA LA «CEI» C'È O CE FA?!?

«I vescovi ai poveri: “Parassiti”»
di Silvia Truzzi, Il fatto quotidiano, 8 Marzo 2019

TOH!, QUI VIENE SUBITO IN MENTE L'ANTICO ADAGIO, MAI COSÍ "PERTINENTE": «IL BUE CHE DICE CORNUTO ALL'ASINO»!!!

D'ALTRA PARTE, ERAVAMO IN PENSIERO: ALL'APPELLO, IN EFFETTI, MANCAVA SOLO L'«EPISCOPAL OLIGARCHIA»!!!

giovedì 7 marzo 2019

A PROPOSITO DI «FIDUCIA»!!!

In rapporto alle recenti "pessimistiche" esternazioni delle più diverse ISTITUZIONI FINANZIARIE, comunque la si pensi e si sia "schierati", non è possibile non rilevare quanto segue:
1) secondo l'ultimo report dell'OCSE, la RECESSIONE è iniziata già dal maggio 2018, e quindi, semmai, È UN DIRETTO PORTATO DELLE "PRECEDENTI POLITICHE ECONOMICHE EROPEE E ITALIOTE"!.
2) ESSA, tuttavia, è dovuta soprattutto a VARI FATTORI PER COSÍ DIRE "ESOGENI" (ma forse potremmo dire GLOBALI!), tra cui spiccano la CHIARA FRENATA DELLA "LOCOMOTIVA CINESE", e l'OTTUSA GUERRA DEI DAZI SCATENATA DAL "SOVRANISTA SS-TRUMP E DAI SUOI ACCOLITI"!;
3) ora, è opinione diffusa, persino fra "esperti e analisti", che UNA VARIABILE FONDAMENTALE DELLE "RECESSIONI", E PIÙ IN GENERALE DELLE "CRISI ECONOMICHE" (specie, si presume, QUELLE PIÙ GRAVI!) consista nel «PESANTE CROLLO VERTICALE DELLA "FIDUCIA" SIA NEI PRODUTTORI CHE NEI CONSUMATORI»!
EBBENE. In verità, è da almeno un paio di decenni che si "respira" (per modo di dire!) nel mondo un'ATMOSFERA ASSAI INSTABILE, PER NON DIRE "DECISAMENTE CAOTICA", genialmente sintetizzata in uno slogan, comparso fra l'altro su molti muri, che a nostro avviso restituisce perfettamente lo «STATO DELLE COSE»: «NEMMENO IL FUTURO È PIÙ QUELLO DI UNA VOLTA»!
ALLORA. Se «QUALCUNO», con la "scusa" (e sia detto senza voler affatto sminuire la FOLLE PERICOLOSITÀ DI CERTE "SUBCULTURE VIOLENTE"!) del TERRORISMO DI MATRICE ISLAMICA, ha inaugurato il NUOVO MILLENNIO con L'ESPORTAZIONE DI TREMENDI CONFLITTI CHE SEMBRANO AVER GENERATO "SOLO" «NUOVA, MAGGIORE INSTABILITÀ GLOBALE» (NONCHÉ «MIGRAZIONI BIBLICHE»!); se poco dopo «QUALCUN ALTRO», cavalcando slogan come "TUTTI, MA PROPRIO TUTTI FINALMENTE PROPRIETARI DI UNA CASA!" o "ARRICCHITEVI FACENDO FRUTTARE AL MASSIMO LE VOSTRE LIQUIDAZIONI O I VOSTRI RISPARMI DI UNA VITA!", HA GENERATO/INDOTTO "SOLO" UNA «MICIDIALE E SPAVENTOSA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA MONDIALE, BRUCIANDO IN UN ATTIMO QUEGLI STESSI "RISPARMI DI UNA VITA", E QUINDI CALPESTANDO E GETTANDO NELLA DISPERAZIONE MILIONI DI PERSONE, "COMPRESE QUELLE RELATIVAMENTE BENESTANTI" (E FIGURARSI I «GIÀ MALESTANTI»!)»; se infine, in aggiunta a tutto ciò, non possiamo proprio fare a meno di SUBIRE I TERRIBILI CONTRACCOLPI DI «MADRE NATURA», EVIDENTEMENTE STUFA DI ASSORBIRE SILENTE "LE NOSTRE FOLLI, RIPETUTE ANGHERIE", ALLORA ci dicano, i "solerti esperti e analisti": davvero è possibile avere ancora una qualche FIDUCIA in «"QUESTO" SISTEMA/MODELLO DI PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E CONSUMO, LO STESSO CHE HA APPUNTO CONDOTTO L'UMANITÀ (O "QUEL CHE NE RIMANE"!) AD "UNO DEI LIVELLI DI MASSIMA SFIDUCIA DELLA E NELLA STORIA"»?!?
Mi pare giusto chiudere con un luminoso detto del grande Karl Kraus: «SE QUALCUNO HA QUALCOSA DA DIRE, SI ALZI IN PIEDI E TACCIA»!!!

Un grande Marco Travaglio sul «TAV»!!!

IL TRENO DI SPADE
di Marco Travaglio | 7 Marzo 2019

«Quando c’era da decidere sul gasdotto Tap, i 5Stelle erano contro e la Lega era pro: Conte fece il presidente del Consiglio e, in base all’analisi giuridica sui costi-benefici, decise che ormai i rischi di pagare i risarcimenti previsti dal trattato internazionale erano troppo alti. E decise il sì, per la gioia di Salvini e la figuraccia di Di Maio, Di Battista&C. che avevano promesso l’opposto. I 5Stelle, per disciplina di governo, ingoiarono il rospo e tutti i pesci in faccia made in Salento. Ora la scena si ripete sul Tav: M5S contro e Lega pro. E Conte rifà il presidente del Consiglio, analisi costi-benefici economica e giuridica alla mano: convoca i due litiganti con i rispettivi tecnici (Di Maio e Toninelli si portano il prof. Ramella, che ha steso l’analisi con Ponti e altri tre colleghi; Salvini si porta Siri, 1 anno e 8 mesi per bancarotta fraudolenta) e ascolta le eventuali obiezioni, finora sempre millantate ma mai messe nero su bianco dalla Lega, alle 80 pagine dei tecnici governativi. Poi decide: se questi verranno smentiti con dati attendibili, il Tav si farà; se no, non si farà e i bandi del costruttore italo-francese Telt andranno bloccati. Anche perché l’analisi del governo quantifica il mega-spreco di denaro pubblico (2,5 miliardi italiani, più 4,5-5,5 francesi ed europei) e chi non lo scongiura ne risponde patrimonialmente alla Corte dei conti per danno erariale.
A quel punto la Lega ha due sole opzioni: o si uniforma alle decisioni del suo premier per disciplina di governo, come i 5Stelle sul Tap, e accetta l’idea che un governo di coalizione non può restare paralizzato su ogni cosa dai veti incrociati, dunque ora cede un partner e ora cede l’altro; oppure sfiducia il suo premier e apre la crisi di governo. Così si capisce se Salvini è sincero, quando dice di voler governare per cinque anni e rifiuta le avance di B., oppure mente anche su quello. Quando firmò con Di Maio il Contratto, in cui il M5S aveva preteso di inserire l’impegno a “ridiscutere integralmente” il Tav, sapeva benissimo che quello per i suoi partner era un punto dirimente al pari dell’Anticorruzione e del Reddito di cittadinanza, come per lui il Dl Sicurezza e il Dl Legittima difesa. Quindi il redde rationem di oggi non è una sorpresa dell’ultima ora: è uno snodo prevedibile, anzi scontato, che tutti dovevano mettere in conto, specie dopo il voto pilotato degli iscritti M5S sul processo Diciotti. Con l’aggiunta della devastante analisi costi-benefici del governo e della mozione parlamentare approvata da 5Stelle e Lega il 19 febbraio che impegna l’esecutivo a “ridiscutere integralmente” il Tav.
Se sul Tav cadrà il governo, sarà perché l’ha voluto Salvini: e non per difendere l’opera, che non serve a nessuno, men che meno a lui, ma per scopi ben più inconfessabili, che è bene far emergere quanto prima. Così com’è stato un bene che emergesse il tradimento degli intellettuali e dei media, che sul buco del Tav hanno dato il peggio di sé, a rimorchio dei loro mandanti politico-affaristici, a colpi di fake news, ipocrisie, imposture e doppiopesismi. Le collezioni dell’Espresso pullulano di inchieste ferocissime sull’inutilità dell’opera, da quella di Tommaso Cerno nel 2013 (“I No Tav sono un intero popolo”, “Tre generazioni appese al destino di un treno da 300 km l’ora. Nonni, figli e nipoti in guerra contro un mostro d’acciaio… La Val Susa ha tutta l’aria di un’italica striscia di Gaza…”) a quella di Giovanni Tizian nel 2016 (“Tav, e intanto si spreca. Le talpe continuano stancamente a scavare. Ma nessuno crede più a un modello di ‘grande opera’ superato dai fatti. E dal buon senso”). Poi più nulla. Report di Milena Gabanelli, nel 2011, mandò un inviato in Val Susa a dimostrare l’inutilità del Tav per mancanza di merci: “Lo pagheranno – concluse Milena – i nostri figli disoccupati”. Poi, silenzio anche alla Rai.
Repubblica pubblicava le inchieste di Luca Rastello sulla grande bufala del Corridoio 5 Lisbona-Kiev (poi raccolte nel saggio Binario morto) e i commenti di Adriano Sofri sul “Partito Preso, cioè quello che dice ‘ormai non si può più tornare indietro’ e non spiega mai perché. Il Partito dell’Ormai. Il Tav è una nuova religione rivelata, fondata su un mistero sacro, calato dall’alto, quindi indimostrabile ma indiscutibile: il dogma dell’Immacolata Costruzione”. Ora Repubblica tifa Tav senza se e senza ma. Sempre nel 2012 ben 360 professori universitari e professionisti firmarono sul Sole 24 Ore l’appello di Marco Ponti e Sergio Ulgiati al governo Monti perché, dopo il no alle Olimpiadi di Roma 2020, fosse altrettanto coraggioso cancellando lo spreco ben più cospicuo del Tav, citando studi del Politecnico di Milano e di Oxford (“La peggiore infrastruttura è sempre quella che viene costruita”: studio delle previsioni sballate su 260 mega-infrastrutture trasportistiche in ben 20 nazioni). Poi, salvo rare eccezioni, tutti zitti. Nel 2013 persino Renzi, nel libro Oltre la rottamazione, definiva il Tav “investimento fuori scala e fuori tempo… iniziativa inutile… soldi impiegati male” e invitava lo Stato a “uscire dalla logica ciclopica delle grandi infrastrutture e concentrarsi sulla manutenzione delle scuole e delle strade”, anche per “creare posti di lavoro più stabili”. Ora è Sì Tav. Nel 2017, su lavoce.info, Carlo Cottarelli firmò un altro appello di Ponti con 41 professori del Politecnico di Milano contro il Tav perché “analisi indipendenti… mostrano flussi di traffico, attuali e prospettici, così modesti da poter escludere che sia opportuno realizzarla nella forma prevista”. Ora firma addirittura pseudo-analisi pro Tav. Nel 1927 Julien Benda scrisse un pamphlet sul Tradimento dei chierici, cioè degli intellettuali. Non aveva ancora visto all’opera i nostri chierichetti e i nostri sacrestani.»

domenica 3 marzo 2019

IL «TAV DI MAMMONA»!!!

È CHIARO CHE IL «TAV», PUR NELLA SUA "PRESSOCHÉ TOTALE INSIGNIFICANZA", È DIVENUTO OGGI IL "SIMBOLO DI UNA FEROCE CROCIATA", MA NON PER "LIBERARE LA TERRASANTA", BENSÍ PER "CONTINUARE A FAR AFFLUIRE INGENTI PROFITTI NELLE TASCHE DI MAMMONA" (come noto, «Il termine "Mammona" viene usato nel Nuovo Testamento per personificare il profitto, il guadagno e la ricchezza materiale, generalmente con connotazioni negative, e cioè accumulato in maniera rapida e disonesta ed altrettanto sprecato in lussi e piaceri.»)!!! COME SPIEGARE, ALTRIMENTI, IL «FURIOSO TAM-TAM MEDIATICO A RETI UNIFICATE» (CONNATURATO SERVILISMO A PARTE, OVVIO!), SE NON CON LA VERA E PROPRIA OFFENSIVA DELLA «POTENTE E ARROGANTE LOBBY DELL'ALTA VELOCITÀ VALSUSINA», IMMANCABILMENTE COADIUVATA DA TALUNI, NON MENO ARROGANTI, «OLIGARCHI POLITICI APPARTENENTI AL "VECCHIO ESTABLISHMENT PARTITICO"»?!?

«Dovranno passare sul mio corpo», avverte Sergio Chiamparino, ultimo guardiano politico della linea Tav Torino-Lione. Clinicamente morto, come progetto strategico, il Tav della valle di Susa resta il supremo totem del super-potere oligarchicoche ha fatto carne di porco della democrazia europea, criminalizzando ogni voce di dissenso. Banche, partiti, mafia e maxi-opere: per 25 anni le grandi lobby hanno dettato legge, affidando interi tratti della rete ferroviaria superveloce direttamente alla criminalità organizzata, come denunciato da Ferdinando Imposimato. Nel suo “Libro nero dell’alta velocità”, un analista come Ivan Cicconi vede “il futuro di Tangentopoli”, tra «scelte note e occulte, bugie consapevoli e inconsapevoli», come il “finto” finanziamento privato. Il giallista Massimo Carlotto spiega che le grandi opere sono notoriamente «una lavanderia per riciclare denaro sporco». Rischi sistemici inevitabili? Inconvenienti in agguato in ogni maxi-appalto? Ma nel caso della valle di Susa è peggio: perché l’ipotetica linea-doppione, fotocopia dell’attuale Torino-Modane che già collega Italia e Francia via traforo del Fréjus, è completamente inutile. Lo dicono 360 esperti dell’università italiana e lo conferma la stessa autorità elvetica incaricata dall’Ue di monitorare i trasporti transalpini. L’utilità della Torino-Lione? Una leggenda metropolitana. Ma non per Sergio Chiamparino e il gruppo di potere che rappresenta.» (...)

«... tra le macerie dell’ex centrosinistra, tutto quello che riesce a pigolare il Pd è la paura che venga cancellato il maxi-appalto del secolo, per il super-treno che nessuno vuole – a parte Chiamparino e la potente lobby dell’alta velocità valsusina, che in trent’anni non ha mai trovato modo di spiegare, al popolo, a cosa (e a chi) servirebbe davvero, quel maledetto treno, destinato a restare in eterno – secondo tutti gli esperti – nient’altro che un patetico, miliardario binario morto.»

ALTRO CHE «SINISTRA»!!!

DELLA SERIE: QUELLI «SEDICENTI DI SINISTRA»!, I QUALI INVECE DI ORGANIZZARE I LAVORATORI CONTRO LA «GABBIA NEOLIBERISTA» CHE LI VUOLE «RICATTABILI CON SALARI DA FAME» (PERALTRO, ALIMENTANDO COSÍ «LE GUERRE FRA POVERI»!), TROVANO VERGOGNOSO L'«UMANISSIMO PROPOSITO DI INNALZARE LE MISERRIME CONDIZIONI DI VITA DI UNA MOLTITUDINE DI DISAGIATI AL LIVELLO DELLA "SOPRAVVIVENZA APPENA DIGNITOSA"»!... MA VERGOGNATEVI «VOI»!!!
ECCO UN "BRILLANTE CAMPIONE" DI QUEL «VOI»:
«... quando si trattava di ingolosire investitori esteri a venire qui (ottobre 2016), il Ministero dello Sviluppo Economico stampò e diffuse delle belle brochure colorate dove si leggeva: “Un ingegnere in Italia guadagna mediamente in un anno 38.500 euro, mentre in altri Paesi lo stesso profilo ha una retribuzione media di 48.500 euro l’anno”. Tradotto: venite qui che costiamo meno, veniamo via con poco, due cipolle e un pomodoro. Un vero e proprio vanto (ancora da quella brochure): “I costi del lavoro in Italia sono ben al di sotto dei competitor come Francia e Germania”. Che culo, eh! Il ministro era – lo dico senza ridere – Carlo Calenda.»

sabato 2 marzo 2019

ANCORA A PROPOSITO DI «POPULISMO»!!!

«Cohen contro Trump: "Farabutto con visione idiota. Sapeva delle email rubate alla Clinton"»!

QUANTE ANALOGIE COL «POPULISTA DI ARCORE», SUO "PRECURSORE"!:
LA CAPACITÀ DI SFORNARE «UNA VALANGA DI MENZOGNE A TUTTO CAMPO», E CON «INCREDIBILE FACCIA TOSTA»; L'INFAME UTILIZZO DELLA «MACCHINA DEL FANGO E DEL RICATTO CONTRO AVVERSARI POLITICI»; LA SISTEMATICA INCLINAZIONE ALLE «FRODI E ALL'EVASIONE FISCALE»; LA MEGALOMANIA CONCLAMATA, RAFFORZATA DALL'IDEA SENZA SCRUPOLI DI «POTER COMPRARE TUTTO E TUTTI»; GLI IMMANCABILI, «MISERI SCANDALI SESSUALI»... IN QUESTO CASO, «CONIGLIETTE», DA NOI, «ESCORT O OLGETTINE»...!
MI RACCOMANDO, «"PANZE NON PENSANTI" DI TUTTO IL MONDO»: CONTINUATE PURE A VOTARE «FACCENDIERI MILIARDARI, PIÙ O MENO ROZZI, COMUNQUE "REAZIONARI"», CAPACI SENZ'ALTRO DI «CURARE INTERESSI», MA GIAMMAI I «VOSTRI»!!!