martedì 27 luglio 2010

A questo punto effettuerò una precisazione, servendomi di una fabula tratta dalla mitologia ebraica. Secondo tale fabula, sulla terra esisterebbero in ogni epoca 36 saggi che reggono l'equilibrio del mondo. Il bello, però, è che non si conoscono le loro identità, per cui ognuno di noi è potenzialmente uno di quei saggi. Ciò vale tanto più per Il Custode!

lunedì 26 luglio 2010

Un attualissimo ambito nel quale è opportuno attivare la bellezza in ogni sua forma è, specie in Italia, quello della «lotta alle Mafie». Se ne sta occupando da qualche tempo, in particolare, una splendida trasmissione radiofonica (Radio 1) ideata e condotta da Francesca Barra; si intitola appunto La bellezza contro le mafie. L'idea di fondo discende dal grande Peppino Impastato che la espresse, ancora in vita, in questi inossidabili termini: "Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà. All'esistenza di orrendi palazzi sorti all'improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l'abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore". Allora... Schiena diritta, ferma rivendicazione della propria dignità, lotta solidale e senza quartiere a tutte quelle squallide e infami operazioni speculative che ieri come oggi attentano al buon vivere civile! Mi congedo con un attualissimo frammento cinematografico, a futura memoria...            
        

venerdì 23 luglio 2010

La bellezza costitutiva del e diffusa sul nostro piccolo/grande pianeta sembra essere in realtà parte integrante della struttura stessa dell'universo. Per essa l'umano ingegno, balbettando, ha trovato nei secoli mirabili formule: la «musica dei mondi», l'«armonia delle sfere», la «perfezione del cosmo» o del «creato»... Di recente, e non a caso, scienziati e matematici (occorre ricordare che per Galileo il testo della Natura è scritto in caratteri matematici?), alla ricerca di una teoria unificante delle forze che agiscono nell'universo, tendono a privilegiare, nel valutare 'costrutti' siffatti, non tanto la loro stringenza tecnicistica (spesso 'paritaria') quanto  la loro eleganza, ossia, appunto, la loro bellezza! Il bello insomma, fratello siamese (kantianamente) del bene e del giusto, è proprio di questo mondo! Domanda: perchè mai allora dei portatori del sentimento del bello e del sublime, quali noi esseri umani siamo per «natura», siamo capaci al contempo di orribili nefandezze? Un umile abbozzo di risposta: in quanto parte della «natura», qui Madre Terribilis, siamo brutali, feroci, ingiusti. Speranza, per quanto flebile: se provassimo (nietzscheanamente) a «divenire finalmente ciò che siamo», ossia «Natura che conosce e prende coscienza di se stessa»?... A presto     

giovedì 22 luglio 2010

La bellezza, dunque, in quanto «bene comune»... Noi in Italia ci vantiamo tanto delle bellezze (paesaggistiche, archeologiche, artistiche) di cui è intriso il nostro Paese, fino a farcene i 'portabandiera' nel mondo. Ma, in rapporto alla loro preservazione/manutenzione, facciamo davvero tutto il necessario? A giudicare dallo stato dei nostri territori, da tempo fortemente antropizzati e in gran parte sottoposti ad un notevole dissesto idro-geologico (e siamo ancor sempre lì a piangere, a posteriori, le relative vittime), direi proprio di no. Eppure investire in questo settore (come in quelli 'contigui' dei beni artistici) costituirebbe una straordinaria risorsa, e non solo in rapporto al cosiddetto sviluppo (nel turistico, nel conservativo, nell'interscambio culturale...). Sembra infatti che abbiamo ormai completamente rimosso un dato fondamentale: vivere in un ambiente degradato, e quindi privo (fra l'altro) di bellezza, fa degradare anche noi stessi e le nostre relazioni. Ce lo ricordava una volta per tutte il grande Gregory Bateson quando sosteneva che "ecologia dell'ambiente ed ecologia della mente sono complementari e procedono di pari passo"!  

mercoledì 21 luglio 2010

Cominciamo con un esempio banale. Questa è una foto rappresentativa di Iglesias, in Sardegna... Non è splendida? Naturalmente splendido è il posto 'reale', singolare mistura/tessitura composta dall'operato-base di Madre Natura su cui si è venuto ad innestare il 'lavorio' degli esseri umani (peraltro, Iglesias è anche una zona mineraria). Il prodotto 'finale' possiede indubbiamente il crisma della bellezza. Ed eccoci al punto... Non è forse la bellezza un prezioso bene comune da salvaguardare? A domani...