martedì 26 gennaio 2016

DI STRAORDINARIA ATTUALITÀ!!!

«Uomini d'Occidente, nostro malgrado o con la nostra muta complicità, siamo associati all'opera di dominio, sfruttamento e morte dell'imperialismo. Collaboriamo con l'oligarchia dei nostri paesi, Francia, Svizzera, Italia, eccetera, alla distruzione quotidiana di ciò che ci fa esistere in quanto uomini: la coscienza d'identità ontologica di tutti gli esseri umani. Io sono l'altro e l'altro è me. Quando si tortura il minatore cileno, quando suo figlio muore di fame, sono anch'io, come essere umano, a venire colpito. In altre parole, col mio lavoro quotidiano di riproduttore dell'ordine del capitale, sono associato, volontariamente o no, al dominio che questo capitale del centro esercita sui popoli della periferia. La funzionalità mercantile del capitale definisce la mia identità sociale. Il mio lavoro di produttore-riproduttore, il mio ruolo di consumatore rendono la razionalità mercantile operativa, ne assicurano la permanenza, avallano il suo potere sugli esseri e le cose. L'altro diventa il nemico. E in questo stesso movimento io lo raggiungo nella schiavitù di cui diveniamo insieme i docili gestori. (...) Dal fronte del rifiuto che sta nascendo dipenderà la vittoria nella lotta contro il flagello universale che è oggi l'imperialismo. Questo fronte chiede d'essere definito, conosciuto. Non può esserlo in termini di bisogni materiali. Questo invisibile partito della rivoluzione, questa fratellanza senza volto dei partigiani della rottura, riunisce oggi tutti gli uomini, d'Occidente, Oriente, del Sud e del Nord, di qualunque reddito, nazionalità o razza, che non tollerano più l'unità negativa del mondo, cioè un ordine che dà come naturali, universali e necessari, l'accumulazione e la ricchezza in rapido aumento di alcuni e il deperimento continuo dei più.»

           Jean Ziegler, Le mani sull'Africa, trad. it.,
    Mondadori, Milano 1979, Introduzione, pp. 17-18

 

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