giovedì 22 luglio 2010

La bellezza, dunque, in quanto «bene comune»... Noi in Italia ci vantiamo tanto delle bellezze (paesaggistiche, archeologiche, artistiche) di cui è intriso il nostro Paese, fino a farcene i 'portabandiera' nel mondo. Ma, in rapporto alla loro preservazione/manutenzione, facciamo davvero tutto il necessario? A giudicare dallo stato dei nostri territori, da tempo fortemente antropizzati e in gran parte sottoposti ad un notevole dissesto idro-geologico (e siamo ancor sempre lì a piangere, a posteriori, le relative vittime), direi proprio di no. Eppure investire in questo settore (come in quelli 'contigui' dei beni artistici) costituirebbe una straordinaria risorsa, e non solo in rapporto al cosiddetto sviluppo (nel turistico, nel conservativo, nell'interscambio culturale...). Sembra infatti che abbiamo ormai completamente rimosso un dato fondamentale: vivere in un ambiente degradato, e quindi privo (fra l'altro) di bellezza, fa degradare anche noi stessi e le nostre relazioni. Ce lo ricordava una volta per tutte il grande Gregory Bateson quando sosteneva che "ecologia dell'ambiente ed ecologia della mente sono complementari e procedono di pari passo"!  

4 commenti:

  1. Viene voglia di seguirlo il tuo discorso sulla bellezza...
    Tieni conto che un blog come il tuo funziona se i post partono da fatti documentati per trarne conclusioni, o solo riflessioni...

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  2. hai ragione come dice qualcuno...la bellezza salverà il mondo..in bocca al lupo

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  3. Con il sincero augurio che la tua possa essere davvero una voce che si distingue tra la folla !!! In bocca al lupo davvero !

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  4. Verissimo ecologia della mente e dell'ambiente procedono di pari passo, credo che per rispettare l'ambiente e notarne la bellezza bisogna prima trovare il proprio ordine e bellezza interiore...forse si dovrebbe iniziare a "sanare" l'uomo!

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