La bellezza, dunque, in quanto «bene comune»... Noi in Italia ci vantiamo tanto delle bellezze (paesaggistiche, archeologiche, artistiche) di cui è intriso il nostro Paese, fino a farcene i 'portabandiera' nel mondo. Ma, in rapporto alla loro preservazione/manutenzione, facciamo davvero tutto il necessario? A giudicare dallo stato dei nostri territori, da tempo fortemente antropizzati e in gran parte sottoposti ad un notevole dissesto idro-geologico (e siamo ancor sempre lì a piangere, a posteriori, le relative vittime), direi proprio di no. Eppure investire in questo settore (come in quelli 'contigui' dei beni artistici) costituirebbe una straordinaria risorsa, e non solo in rapporto al cosiddetto sviluppo (nel turistico, nel conservativo, nell'interscambio culturale...). Sembra infatti che abbiamo ormai completamente rimosso un dato fondamentale: vivere in un ambiente degradato, e quindi privo (fra l'altro) di bellezza, fa degradare anche noi stessi e le nostre relazioni. Ce lo ricordava una volta per tutte il grande Gregory Bateson quando sosteneva che "ecologia dell'ambiente ed ecologia della mente sono complementari e procedono di pari passo"!
giovedì 22 luglio 2010
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Viene voglia di seguirlo il tuo discorso sulla bellezza...
RispondiEliminaTieni conto che un blog come il tuo funziona se i post partono da fatti documentati per trarne conclusioni, o solo riflessioni...
hai ragione come dice qualcuno...la bellezza salverà il mondo..in bocca al lupo
RispondiEliminaCon il sincero augurio che la tua possa essere davvero una voce che si distingue tra la folla !!! In bocca al lupo davvero !
RispondiEliminaVerissimo ecologia della mente e dell'ambiente procedono di pari passo, credo che per rispettare l'ambiente e notarne la bellezza bisogna prima trovare il proprio ordine e bellezza interiore...forse si dovrebbe iniziare a "sanare" l'uomo!
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