Bartolomeo Sorge, Perché il populismo fa male al popolo. Le deviazioni della democrazia e l'antidoto del «popolarismo», Edizioni Terra Santa 2019
Presentazione
«L'equivoco di fondo del populismo sta nel ritenere che la maggioranza
parlamentare si identifichi con il popolo tutto intero, legittimando il
comportamento trasgressivo dei leader eletti, che ambiscono a
conquistare spazi di potere sempre maggiore. Occorre prendere posizione
con coraggio su una serie di sintomi, espliciti indicatori di un cancro
della nostra democrazia». Da questa forte provocazione prende le mosse
la riflessione di un grande protagonista e testimone della storia
politica italiana, che con sguardo lucido lancia un allarme sulle derive
istituzionali in atto nel nostro Paese, in Europa e nell'intero
Occidente. Pungolato dalle domande di Chiara Tintori, padre Sorge
denuncia la superficialità con cui l'attuale politica, ossessionata dal
consenso, affronta problemi complessi - immigrazione, povertà,
disoccupazione - evitando di indagare, con la necessaria competenza, le
radici profonde dei mali che affliggono la società italiana. L'antidoto
al populismo è per i due autori un "popolarismo" moderno, certamente
ancora ispirato all'Appello ai liberi e forti di don Sturzo (1919) - che
con straordinaria lungimiranza aveva posto i fondamenti di una "buona
politica" e di una "laicità positiva" -, ma capace di declinarsi oggi
nelle nostre società multiculturali e multireligiose.»
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