Stefano Lorenzetto, Chi (non) l'ha detto. Dizionario delle citazioni sbagliate, Marsilio 2019
Presentazione
"Gesù Cristo non disse mai «Lazzaro, alzati e cammina!» Galileo Galilei
non esclamò «Eppur si muove!» L’adagio «A pensar male si fa peccato, ma
spesso s’indovina» non è di Giulio Andreotti. Sarà vero l’aforisma di
Winston Churchill secondo cui a Londra «un taxi vuoto si è fermato
davanti al numero 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee»? No, falso:
infatti si trattava di una carrozza e ne discese, a Parigi, Sarah
Bernhardt. «Vivi come se tu dovessi morire subito, pensa come se tu non
dovessi morire mai» sarà del filosofo Julius Evola o della pornostar
Moana Pozzi? Sono passati più di vent’anni da quando Paolo Mieli, per
due volte direttore del «Corriere della Sera», minacciò: «Una citazione
latina sbagliata in un discorso o riportata erroneamente in un articolo
dovrà diventare un’onta perenne, un guaio peggiore di un avviso di
garanzia». Purtroppo, da allora, poco è cambiato, se non in peggio.
Giornalisti e politici continuano ad attribuire pensieri in libertà a
personaggi che non si sono mai sognati di esprimerli. Convinto che il
“citazionismo” sia la deriva che più ha tolto credibilità alla casta
degli scribi cui egli stesso appartiene, Stefano Lorenzetto ha
sottoposto a radiografia detti, non detti e contraddetti, cercando di
scoprire, per i più celebri, come e perché si siano diffusi in modo
errato. I risultati dell’indagine risultano sconcertanti e al tempo
stesso divertenti. L’esclamazione «Elementare, Watson!» non è mai uscita
dalla bocca di Sherlock Holmes né tantomeno dalla penna di Arthur Conan
Doyle. E, a dispetto dell’aneddotica circolante su Mike Bongiorno, la
signora Longari ha spiegato all’autore di questo libro che non è mai
caduta sull’uccello. Materia sterminata, infingarda, magmatica,
cangiante. Forse perché «la vita stessa è una citazione», diceva Jorge
Luis Borges (ma l’avrà detto davvero?)."
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