UN «SALUTARE RIPASSO STORICO» PER «ITALIOTI IN MALAFEDE, IGNORANTI, IGNAVI O... TRISTI/DEPRESSI» (CIÒ CHE IMPLICA ANCHE GLI «EUFORICI/ESALTATI», COME NOTO «L'ALTRA FACCIA DEL DISAGIO PSICHICO»!!!
Il capitalismo di libero mercato è stato ostacolato e distorto
Il principio dell’economia di libero mercato non è mai stato raggiunto. Quello che viene chiamato oggi “capitalismo” è un sistema contorto e deforme di relazioni di mercato sempre più limitate, e processi di mercato ostacolati e repressi da controlli statali.
E all’apice del sistema del capitalismo “clientelare” interventista ci sono le ideologie del mercantilismo settecentesco, il socialismo e il nazionalismo del XIX secolo, e lo statalismo sociale paternalistico del ventesimo secolo.
In questo sviluppo deformato del “capitalismo storico”, come lo definì Wilhelm Röpke, le istituzioni di un’economia di libero mercato o sono state indebolite o sono state soppresse.
Nel contempo, i principi e il significato reale di un’economia di libero mercato sono diventati sempre più incompresi. Ma sono questi che bisogna riscoprire se si vuole salvare la libertà e scrollarsi di dosso il fardello del “capitalismo storico”.
I socialisti e i “progressisti” hanno rubato il concetto di liberalismo come filosofia politica dei diritti individuali e della libertà, del rispetto e protezione della proprietà privata acquisita onestamente, e della produzione e commercio pacifici e volontari. Il concetto di liberalismo è stato usurpato e trasformato nel grande fratello paternalistico che oggi controlla ogni aspetto della nostra vita in nome del “bene sociale”.
Ripristinare l’ideale del capitalismo di libero mercato
Il capitalismo di libero mercato è stato ostacolato e distorto
RispondiEliminaIl principio dell’economia di libero mercato non è mai stato raggiunto. Quello che viene chiamato oggi “capitalismo” è un sistema contorto e deforme di relazioni di mercato sempre più limitate, e processi di mercato ostacolati e repressi da controlli statali.
E all’apice del sistema del capitalismo “clientelare” interventista ci sono le ideologie del mercantilismo settecentesco, il socialismo e il nazionalismo del XIX secolo, e lo statalismo sociale paternalistico del ventesimo secolo.
In questo sviluppo deformato del “capitalismo storico”, come lo definì Wilhelm Röpke, le istituzioni di un’economia di libero mercato o sono state indebolite o sono state soppresse.
Nel contempo, i principi e il significato reale di un’economia di libero mercato sono diventati sempre più incompresi. Ma sono questi che bisogna riscoprire se si vuole salvare la libertà e scrollarsi di dosso il fardello del “capitalismo storico”.
I socialisti e i “progressisti” hanno rubato il concetto di liberalismo come filosofia politica dei diritti individuali e della libertà, del rispetto e protezione della proprietà privata acquisita onestamente, e della produzione e commercio pacifici e volontari. Il concetto di liberalismo è stato usurpato e trasformato nel grande fratello paternalistico che oggi controlla ogni aspetto della nostra vita in nome del “bene sociale”.
Ripristinare l’ideale del capitalismo di libero mercato