martedì 8 agosto 2017

CAPITALISMO - IMPERIALISMO - NEOCOLONIALISMO

UN «SALUTARE RIPASSO STORICO» PER «ITALIOTI IN MALAFEDE, IGNORANTI, IGNAVI O... TRISTI/DEPRESSI» (CIÒ CHE IMPLICA ANCHE GLI «EUFORICI/ESALTATI», COME NOTO «L'ALTRA FACCIA DEL DISAGIO PSICHICO»!!!

1 commento:

  1. Il capitalismo di libero mercato è stato ostacolato e distorto

    Il principio dell’economia di libero mercato non è mai stato raggiunto. Quello che viene chiamato oggi “capitalismo” è un sistema contorto e deforme di relazioni di mercato sempre più limitate, e processi di mercato ostacolati e repressi da controlli statali.

    E all’apice del sistema del capitalismo “clientelare” interventista ci sono le ideologie del mercantilismo settecentesco, il socialismo e il nazionalismo del XIX secolo, e lo statalismo sociale paternalistico del ventesimo secolo.

    In questo sviluppo deformato del “capitalismo storico”, come lo definì Wilhelm Röpke, le istituzioni di un’economia di libero mercato o sono state indebolite o sono state soppresse.

    Nel contempo, i principi e il significato reale di un’economia di libero mercato sono diventati sempre più incompresi. Ma sono questi che bisogna riscoprire se si vuole salvare la libertà e scrollarsi di dosso il fardello del “capitalismo storico”.

    I socialisti e i “progressisti” hanno rubato il concetto di liberalismo come filosofia politica dei diritti individuali e della libertà, del rispetto e protezione della proprietà privata acquisita onestamente, e della produzione e commercio pacifici e volontari. Il concetto di liberalismo è stato usurpato e trasformato nel grande fratello paternalistico che oggi controlla ogni aspetto della nostra vita in nome del “bene sociale”.

    Ripristinare l’ideale del capitalismo di libero mercato

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