martedì 20 dicembre 2016

QUANDO «CENTRO DESTRA E CENTRO-FINTA-SINISTRA» CONVERGONO ALL'INSEGNA DELLE «POLITICHE NEOLIBERISTE»!!!

Anna Maria Mori, "Gli esclusi", Sperling & Kupfer Editori, Milano 2001     (DI SCONVOLGENTE ATTUALITÀ, VISTO CHE NEL FRATTEMPO LE COSE SONO SOLO PEGGIORATE)!!!
Nel mondo globalizzato l'ottimismo, l'entusiasmo, la fiducia nelle sue possibilità di crescita sembrano costituire una parola d'ordine, quasi una bandiera da sventolare di fronte ai "profeti di sventura" o a chi, più semplicemente, pone l'accento sui limiti, sulle storture o sui problemi dell'attuale società.
Primo fra tutti quello del lavoro, sul quale, nel migliore dei casi, ci si limita a qualche cifra, alla segnalazione di situazioni particolarmente gravi, ma ci si rifiuta di indagare a fondo, di denunciare ciò che ormai si presenta non solo come un'emergenza sociale, ma anche come un dramma psicologico. Chi non ha, o ha perso, il lavoro, vive infatti con crescente ansia e disagio la propria condizione di "escluso", sia sul piano materiale, sia sul versante emotivo. Dal secolo scorso, la nostra identità si fonda in gran parte su ciò che facciamo piuttosto che su ciò che siamo, e il non poter rispondere alla banale, comunissima domanda "Di che cosa ti occupi?" ci trasforma in ombre, in soggetti privi di sostanza, perfino inutili. Coraggiosamente, la giornalista e scrittrice Anna Maria Mori ha voluto conoscere meglio questa zona grigia, proponendo ai lettori un'analisi ampiamente documentata, e allo stesso tempo carica di passione e d'indignazione, che si riflette nel racconto in prima persona di molti italiani senza lavoro, dal Nord al Sud, dal laureato ultratrentenne al manager, dall'operaio alla segretaria, ai tanti giovani diplomati che "si arrangiano" in un perenne precariato. L'autrice sa fotografare con onestà "l'altra faccia della luna", quella dove la moda e la pubblicità, la new economy e la finanza, le vacanze intelligenti e la fitness non hanno territorio, perché i loro (presunti) fruitori non vi hanno accesso, troppo impegnati a cercare di sopravvivere, piuttosto che a vivere. Un libro duro, giustamente polemico, a tratti rabbioso eppure percorso da una forte passione civile e da un grande senso di solidarietà.

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