Che c'entra Stalin con il «satrapo autocrate di Arcore»??? E' presto detto!... 1) Il «CAVALIERE DIMEZZATO» ritiene il PDL (fin da Forza Italia) una creatura personale, sua emanazione diretta; 2) egli ha sul partito un dominio assoluto e totalitario, tant'è vero che caccia immediatamente chiunque si permetta di criticare più o meno 'velatamente' la linea dettata da lui (emblematico il caso del co-fondatore, Fini); 3) in quanto capo assoluto, e data l'immonda legge elettorale voluta da lui e dal suo lacchè Calderoli (il "Porcellum", nomen/omen), egli in persona "nomina" direttamente tutti i candidati del PDL, tutti naturalmente fedelissimi, su su fino al Beria di turno: Gianni Letta ieri, Verdini oggi; 4) al pari di Stalin, egli tratta le donne come "cose", a cominciare dalla moglie, che doveva vivere nella sua ombra e soprattutto non mettere bocca nelle sue "inevitabili scappatelle" (di Stalin si dice che a un certo punto si sia addirittura sbarazzato della consorte!); 4) anche il Berluska, infine, mostra i tratti tipici di una personalità "ossessivo-compulsiva", dai più infantili (ad es., l'autocertificazione incessante del proprio "machismo", anche attraverso la continua iterazione di barzellette sconce) ai più tragici, ma talmente esasperati da sfociare nel grottesco: il complotto contro di lui dei "comunisti", con in testa nientemeno che i PM, il CSM e, perché no, lo stesso Presidente della Repubblica! Ebbene, proprio da quest'ultimo punto nasce la mia limpida replica, che non è affatto solo una boutade: SE ESISTE ANCORA IN ITALIA UNO «STALIN ULTRA-STALINISTA» (e si ricordino sempre le sue lamentele sul fatto che la nostra Costituzione "impedisce quell'accentramento di poteri che permetterebbe a lui di governare come si deve"!), questi è appunto «IL PIAZZISTA DI ARCORE SPONSORIZZATO DA GELLI»!!! Circa le sue "perfette consonanze" con l'attore/interprete Alvaro Vitali (senza, lo ripetiamo, alcuna offesa per Alvaro), si può pescare a volontà nel corposo filone del cinema "erotico" nostrano anni '70
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