venerdì 6 agosto 2010

Qualche nota prima della pausa estiva

Eravamo partiti dalla bellezza, e, a parte quella che è stata denominata in tempi più o meno recenti "estetica del brutto" (sulla quale si potrà magari tornare), ci risulta molto difficile - lo si sarà ormai capito - concepirla al di fuori o al di là di una responsabile tutela dell'ambiente. In proposito, come noto, il nostro amato Paese registra un notevole ritardo, specialmente riguardo alle ormai irrinunciabili ricerche e applicazioni delle cosiddette energie alternative: solare, eolico, bio-masse. Lo stridente paradosso risiede naturalmente nel fatto che sotto questo profilo l'Italia potrebbe configurarsi addirittura come uno straordinario "laboratorio d'avanguardia", sempre che le dominanti oligarchie politico-economiche la smettano di prenderci per i fondelli con l'ormai logoro ritornello: "non ci sono i fondi". Trascurando per il momento le sciagurate motivazioni "ideologiche" poste alla base di questo ritornello (anche su di esse avremo modo di tornare), ci limitiamo ad osservare quanto segue: cosa si aspetta a tassare quelle nefaste transazioni finanziarie (complici le banche) che hanno riverberato brutalmente sull'economia reale (capitali produttivi e umani)? Ci fermiamo qui. Buone vacanze a tutti!           

2 commenti:

  1. Caro custode anche in Palestina sarebbe utile il tuo sguardo attento!!!

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  2. Caro Fabry, come ben intuirai sono particolarmente sensibile alla storia e al destino infausto della Palestina, che ancora attende un proprio legittimo Stato! Ma avremo modo di tornarvi. Dovresti essere ormai sulla via del rientro, perciò non mi resta che attenderti (col tuo permesso) come «quel biblico padre attendeva il suo figliol prodigo»! Un pre-abbraccio. Giampaolo. Saluti anche da Max e Aldo.

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