venerdì 25 novembre 2016

IL «NO!» CONTRO L'«ECONOMIST»!!!

Naturalmente il nostro «NO» al referendum, oltre a rigettare con forza il «sì» dei POTENTATI ECONOMICO-FINANZIARI (Agenzie di Rating comprese!) è di natura del tutto opposta a quello qui propugnato dall'"Economist", e proprio in contrasto con la sua "premessa"!... Secondo tale "premessa", l’Italia «è da tempo la più grande minaccia alla sopravvivenza dell’euro e dell’Unione Europea», per via del suo debito pubblico, del PIL che non cresce a sufficienza, del suo «sclerotico mercato del lavoro» e dei problemi delle sue banche. Ed è quasi superfluo aggiungere che per l’Economist la "cronicizzazione" di tali mali nostrani sta tutta nella debole applicazione delle «FAMIGERATE RICETTE "NEOLIBERISTE"», e infatti boccia non solo Renzi in quanto egli "avrebbe dovuto pensare a «riforme più strutturali» e generali", ma anche la sua "deforma costituzionale", giacché questa potrebbe finire per spianare la strada a «FORZE POLITICHE "ANTISISTEMA"» (come il Movimento 5 Stelle!) che porterebbero "instabilità all’Italia e di conseguenza all’Europa"!... Premesso che il Movimento 5 Stelle non è affatto l'unica FORZA ANTISISTEMA oggi presente in Europa (e non parliamo certo delle DESTRE PIÙ O MENO XENOFOBE!), l'"Economist" può mettersi l'animo in pace!: checché ne pensino IDEOLOGI DEL SISTEMA come loro, l'Italia, PROPRIO IN VIRTÙ DELLE SUE "APPARENTI DEBOLEZZE SOCIO-ECONOMICHE", RIMANE UNO «STRAORDINARIO LABORATORIO POLITICO D'AVANGUARDIA» CHE, ASSIEME CERTO AD ALTRI «PAESI MEDITERRANEI», PUÒ APPUNTO RIMETTERE RADICALMENTE IN DISCUSSIONE, PROPRIO A PARTIRE DALL'ASSETTO "POLITICAMENTE CARENTE" DELL'EUROPA, LO "STATUS QUO" DOMINATO DALLA «DEREGULATION NEOLIBERISTA», "POLITICAMENTE PILOTATA" DALLE «GRANDI BANCHE D'AFFARI E DAI GOVERNI LORO ASSERVITI (COMPRESO QUELLO "FINTO SINISTRO" DI RENZIE)»!!!

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