Che fine fanno i soldi che pagano i cittadini?
Spesso è impossibile saperlo, gli stessi tecnici addetti alla
contabilità dello Stato non lo sanno. Manca uno strumento che consenta
di vedere che fine fanno le somme erogate per un investimento
particolare. Per vedere a che punto è un'opera pubblica è meglio recarsi
sul posto. Intanto però i soldi escono. E molti. A batter cassa dopo le
elezioni sono sempre gli stessi. Questo libro racconta dall'interno
come funziona la Legge finanziaria: un documento che rappresenta il vero
specchio del paese, in cui, a leggerlo bene, si distinguono in
trasparenza tutte le lobby che contano, le clientele e i gruppi
d'interesse, grandi e piccoli. Dagli autotrasportatori (100 milioni di
euro nella Finanziaria 2009) ai gestori di sale da gioco, dai forestali
(160 milioni di euro è il loro costo nella sola Calabria) ai
commercianti (Tremonti ha cancellato l'obbligo di comunicare l'elenco di
clienti e fornitori, decisivo per fronteggiare l'evasione fiscale) ai
tassisti, notai e farmacisti. Intanto le spese risultano sempre più
irrazionali (e incontrollate). La vera zavorra del Paese. Il 10 per
cento delle tasse è rivolto alla sanità, gestita dalle Regioni, ma l'Asl
di Napoli paga le siringhe il 60 per cento in più dell'AsI di Salerno.
Perché? E perché il servizio pasto di un agente di polizia costa
all'amministrazione 6,3 euro e quello di un carabiniere 3,9?
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